Napoli, terminato il Murales di Jorit per Floyd: chi sono i 4 raffigurati con l’americano


Un murales per dire che ora è il tempo di cambiare il mondo. E’ terminato oggi l’omaggio che Jorit ha voluto fare a George Floyd, l‘uomo di colore barbaramente ucciso da un poliziotto che lo ha soffocato premendo un ginocchio sul suo collo. Ma accanto a Floyd nel murales ci sono altre personalità che nel ‘900 hanno combattuto contro ogni forma di discriminazione.

Si tratta di Lenin, Martin Luther King, Malcom X e Angela Davis. Cinque persone molto diverse tra loro ma che hanno in comune la lotta al razzismo o un’ideologia che lo combatteva. Come spiegato da Jorit all’Ansa:

“Questa idea del murales nasce dal video che ho visto. Un video brutale che però rappresenta la realtà. Floyd diceva io non posso respirare, ma noi non possiamo respirare nella vita. Ho deciso di raffigurare non solo il suo volto, non volevo passasse il messaggio che uno si ricorda solo di lui. Ho pensato: “Cosa posso fare per cambiare il mondo?”.

E lo stesso Jorit a spiegare la scelta dei personaggi che compaiono vicino a Floyd:

“Ho deciso di disegnare 4 afro americani statunitensi con idee sovrapposte e Lenin. Può non piacere ma ci tenevo che ci fosse. Lenin sosteneva che quando c’è sfruttamento dell’uomo sull’uomo, si crei un’ideologia che spieghi quello sfruttamento. Si giustifica e si trova una motivazione che è il razzismo che fino alla fine dell’800 era una teoria scientifica”. Come diceva Martin Luther King: “La rivolta è la voce di chi non viene ascoltato”.

Ma chi sono i 5 personaggi che compaiono nel murales?

LENIN – Fu primo ministro di quella che allora si chiamava Repubblica russa (dal 1917 al 1918) e poi prese il nome di Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa (dal 1918 al 1922) e quella di Unione Sovietica (dal 1922 al 1924). Ideologicamente marxista, terrorizza l’uomo sovietico: un individuo con qualità specifiche in grado di emergere come dominante tra tutti i cittadini dell’Unione Sovietica, indipendentemente dalla diversità culturale, etnica e linguistica. Per Lenin serviva una lotta per combattere lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.

MARTIN LUTHER KING – Morto nel 1968, è stato un pastore protestante, politico e attivista statunitense, leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani. Era per una protesta pacifica a differenza delle reazioni violente preferite da altri gruppi di colore, come ad esempio i seguaci di Malcolm X. Fu nominato uomo dell’anno dalla rivista ‘Time’ nel 1963 a seguito della sua frase più celebre “I have a dream”. Premiato anche con il Nobel per la Pace.

MALCOM X (LITTLE) – E’ stato un politico statunitense, attivista per i diritti umani e leader nella lotta degli afroamericani. Fu assassinato a 39 anni con 7 colpi di arma da fuoco. Durante la sua vita decise di convertirsi all’Islam sunnita perché riteneva questa religione capace di abbattere ogni barriera etnica e ogni forma di discriminazione. Si firmava Malcom X e scrisse al presidente Truman per esprimere la sua contrarietà alla Guerra in Corea. Scelse di togliere il suo cognome Little perché in passato gli schiavi assumevano il cognome dei loro padroni e gli antenati di Malcom lo erano stati. Inoltre aggiunse la X perché in matematica rappresenta l’incognita e indicava la mancata conoscenza delle origini degli afro-americani portati via dalle loro terre natali.

ANGELA DAVIS – E’ un’attivista del movimento afroamericano statunitense, militante del Partito Comunista degli Stati Uniti d’America fino al 1991. Fu inizialmente arrestata e accusata di aver fornito le armi che servirono nel ’70 a un uomo per rapire un giudice e un procuratore nel corso del processo contro tre detenuti di colore. Fu assolta ma allora l’Fbi la inserì nell’elenco dei dieci criminali più pericolosi al mondo. Elabora una teoria che vede nello sfruttamento la radice dell’oppressione, dipinge il ritratto di un’unica classe, quella lavoratrice, che nello stesso tempo subisce e può combattere razzismo e sessismo. Jorit già in passato l’aveva omaggiata con un ritratto situato a Scampia. Nel 1977 la Davis ottiene il premio Lenin per la Pace.

Floyd, Lenin, Davis, Malcom X e Martin Luther King sono i personaggi scelti da Jorit, tutti collegati e uniti nel lanciare un unico messaggio: cambiare il mondo.


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