Via Petrarca, Panini vicesindaco di Napoli: “Curva pericolosa, interverremo per ridurre la velocità”


Una settimana fa un incidente ha scosso via Petrarca, a Napoli. Un’auto ha infatti sfondato la ringhiera ed è precipitata giù. Per fortuna il conducente, un ragazzo di 29 anni, ha riportato solo qualche ferita e ora sta bene. Ma non è il primo episodio che avviene in quel tratto di strada. Nove anni fa erano stati tre i ragazzi a perdere il controllo della loro vettura e a finire giù. Purtroppo lo schianto per i tre fu fatale.

Per questo i residenti hanno chiesto al Comune di fare qualcosa per rendere più sicura Via Petrarca. Come spiegato dal vice sindaco della città partenopea, Enrico Panini:

“A 5 giorni dall’incidente in via Petrarca, ho incontrato sul posto i residenti insieme al team tecnico del comune di Napoli per verificare la fattibilità delle diverse ipotesi emerse durante il sopralluogo e garantire la #icurezza di quel tratto di strada, scenario di gravi incidenti stradali. La prossima settimana chiederemo il parere della Soprintendenza sui possibili interventi da effettuare, perché sulla strada c’è un vincolo paesaggistico. Chiederò un incontro preliminare con il soprintendente già la prossima settimana, il nostro obiettivo è rendere più sicura quella pericolosa curva e il primo intervento sarà sicuramente sulla riduzione della velocità. È una strada in discesa dove si procede spesso oltre i limiti. Interverremo con forza, è una situazione troppo pericolosa”.

Tante le ipotesi messe in campo:

“Tra le ipotesi, restano in campo i rilevatori di velocità, l’innalzamento del marciapiedi e il rinforzo della ringhiera ma non è da escludere l’aumento di paletti più ravvicinati, fioriere sul marciapiedi e l’installazione di bande sonore che inducono al rallentamento dei veicoli. Si fa sempre più strada anche il ricorso a new jersey di cemento in corrispondenza della curva maledetta (da sottoporre al parere della Soprintendenza). Tassativo no ai dossi proposti dai residenti e agli autovelox, vietati nei centri urbani. Il Comune acquisirà il tabulato della velocità media delle automobili in quel tratto (che si attesta sui 180 km orari) e un progetto promosso dai genitori dei 3 ragazzi che 9 anni fa persero la vita proprio in quella curva”. 


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