Violenza in Campania: presa a padellate e costretta a guardarlo mentre fa sesso con un’altra


Una ragazza di 25 anni, alcuni giorni fa in tribunale ha testimoniato contro il suo ex ragazzo, arrestato lo scorso febbraio per sequestro di persona, violenza privata e lesioni. La giovane, ha deciso di confessare tutto, ripercorrendo i momenti della relazione avuta con un 33enne originario di Nocera Inferiore, residente a Pagani, accusato di aver chiuso in casa la vittima senza farla più uscire.

La ragazza ha raccontato che prima di andare a convivere con l’imputato, era in una comunità a Salerno per curare una “depressione affettiva”. In seguito si trasferì in casa del suo ex (i due ebbero già una relazione conclusasi perchè l’uomo la maltrattava), ma le cose sarebbero precipitate di nuovo, anzi peggiorate, durante la convivenza.

La 25enne ha raccontato le umiliazioni che avrebbe subito. Fu costretta a spacciare insieme al compagno, nascondendo dosi di crack nel reggiseno. Poi racconta, secondo quanto riportato da Il Mattino: “Venivo picchiata più volte con calci e pugni, anche con una padella. Una volta fui costretta ad andare in un locale per scambisti, ma rifiutai. Così, fui obbligata a guardarlo, mentre consumava un rapporto con un’altra donna.

Durante la convivenza dunque l’uomo avrebbe picchiato più volte la giovane, con schiaffi, calci e pugni, decidendo poi di chiuderla in casa.

A salvare la ragazza furono i carabinieri e i vigili del fuoco, intervenuti dietro segnalazione del suo avvocato, il legale Maria Grazia Cafisi, in maniera del tutto fortuita, grazie ad un cellulare che l’uomo aveva dimenticato in casa prima di uscire.


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