Inglesi innamorati del Parco Sommerso di Baia, la BBC dedica un documentario: “Era la Las Vegas dell’Impero Romano


Parco sommerso di Baia – documentario della BBC. E’ uno dei patrimoni più ricchi dell’area partenopea, è definita la “Pompei sommersa” perché ricca di storia e manufatti. Il Parco Archeologico Sommerso di Baia è una delle attrazioni maggiori per i turisti ma anche per gli archeologi e gli appassionati. Negli anni, sono state tante le tv – nazionali e non – che le hanno dedicato servizi e documentari. Oggi tocca all’ inglese BBC che sul proprio sito ha pubblicato un video delle riprese delle immersioni e delle interviste con professori e studiosi.

Baia era la Las Vegas dell’Impero Romano – il luogo dove i ricchi e i potenti venivano per  portare a termine i loro affari” così inizia l’articolo dedicato a Baia. Oggi un team di archeologi e ingegneri sta sviluppando nuove tecnologie per proteggere il sito sommerso per le future generazioni. Ed è proprio questo il motivo per cui è stato creato questo documentario, per osservare come un problema (i manufatti non possono durare per sempre sotto acqua) di centinaia di anni trova soluzioni nel 21esimo secolo.

Il documentario inizia con un’intervista a Michele Stefanile, docente all’Università di Napoli L’Orientale, che spiega brevemente la storia di Baia e dei personaggi che la abitavano e frequentavano: “Molti autori hanno scritto di Baia e l’hanno descritta come una piccola Roma. Il livello dell’acqua che sommerso Baia oscilla tra i 3 e 6 metri ed è per questo che si possono vedere mosaici e mura. Si può nuotare sott’acqua e leggere una storia antica di 6 secoli”.

Successivamente un intervento di Barbara Davidde, capo dell’Istituto per la Conservazione e Restaurazione, spiega il perché alcune statue – quelle non ricoperte dalla sabbia – sono state danneggiate dagli organismi marini.

Infine, l’inviata ha potuto ammirare con i suoi occhi il parco sommerso, immergendosi e nuotando tra le rovine e studiando le nuove tecnologie proposte dagli ingegneri per monitorarle. Spiega come le statue posizionate sott’acqua siano repliche, poiché quelle vere sono al sicuro nel Museo Archeologico, mentre i mosaici e le mura siano veri. Usando queste nuove tecnologie, di immagini in real time, gli archeologi possono conoscere immediatamente qualsiasi tipo di problema si stia riscontrando sott’acqua.

I turisti invece possono usufruire di un viaggio in 3D per scoprire come fosse il sito all’epoca e addirittura chattare con gli altri sub per scambiare opinioni.

Le bellezze di Napoli e provincia ammirate e apprezzate in tutto il Mondo, e questo ci rende estremamente orgogliosi.


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