Scuola, Conte: “Ci saranno nuovi contagi in aula, è uno scenario inevitabile. Vi chiedo uno sforzo collettivo”


Il Premier Giuseppe Conte si è espresso sulla questione scuola. Lo ha fatto durante l’ultima conferenza, in diretta da Palazzo Chigi, in presenza del ministro dell’istruzione Lucia Azzolina e del ministro della salute Roberto Speranza.

Queste le sue parole: “Abbiamo lavorato intensamente per il ritorno in classe che, quest’anno, avverrà in un contesto nuovo e di certo non facile. Eppure, grazie al lavoro preparatorio svolto, l’anno scolastico inizierà il 14 settembre. Alcune regioni, invece, hanno deciso di posticipare la data di inizio.

“Ci sarà qualche cambiamento, qualche nuova regola che intendiamo illustrarvi in questa conferenza. L’obiettivo prioritario del Governo è garantire un rientro in classe in piena sicurezza. Del resto, nel corso della pandemia, siamo stati guidati da una stella polare: la salute dei cittadini. Questo merito ci viene riconosciuto anche a livello internazionale.”

Quest’anno in aggiunta alle consuete carenze strutturali si aggiungono le difficoltà causate dal Covid-19. Dobbiamo conciliare efficienza e sicurezza. Questo comporterà uno sforzo ulteriore da parte di tutti, governo in primis ma anche studenti, dirigenti, personale scolastico e famiglie. Ci saranno anche nuovi contagi a scuola ma abbiamo disposto linee guida per affrontare le difficoltà.”

“Gli altri paesi, in cui la riapertura è già avvenuta, stanno avendo difficoltà. In Germania, Francia e Stati Uniti molte scuole sono state chiuse e altrettanti studenti messi in quarantena. Uno scenario inevitabile anche da noi ma dobbiamo affrontarlo senza far prevalere le preoccupazioni. Abbiamo fatto il massimo per dare il meglio e regalare alla scuola un nuovo inizio. La scuola ricomincia con più spazi, docenti e meno alunni in classe”

Quanto alle regole: “Ci saranno orari di ingresso scaglionati, stabiliti dai dirigenti scolastici. Tutte le scuole hanno già a disposizione quantitativi sufficienti di gel e mascherine. Quest’ultima può essere tolta al banco, a patto che ci sia il distanziamento minimo. Ovviamente, l’obbligo non vale al di sotto dei sei anni. Il distanziamento sarà garantito tramite banchi monoposto.”

“La temperatura sarà misurata da casa. In caso di sintomi, rilevati da casa, bisogna contattare in primis il pediatra o il medico di base. Se, invece, i sintomi si manifestano a scuola vanno allertati i genitori che porteranno il bambino a casa. Dopodiché va contattato il pediatra, valutando insieme all’Asl se fare o meno il tampone. Se quest’ultimo dovesse risultare positivo si deciderà se adottare la quarantena per compagni di classe e docenti.”

“Gli studenti con fragilità o che non hanno la possibilità di indossare i Dpi, godranno di accesso prioritario alle attività di screening e test diagnostici. Sulla scuola stiamo facendo quello che non abbiamo fatto in tanti anni, basti pensare al piano assunzioni che arriverà a immettere in ruolo 160mila nuovi docenti.”

 “Per finire voglio ringraziare i nostri ragazzi. Siete stati proprio voi a pagare il prezzo più pesante di questa emergenza” – dichiara il Premier Giuseppe Conte concludendo il discorso scuola.


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