Tamponi, esito in 20 giorni. Il sindaco Josi: “Per una partita di pallone, 3 in 3 giorni”


Una disparità che mette in evidenza l’inadeguatezza della macchina sanitaria non solo regionale, ma nazionale. Nelle ultime ore si parla tantissimo dei casi di coronavirus legati al mondo del calcio, e l’opinione pubblica non ha potuto non constatare un fatto: l’estrema velocità con cui viene comunicato alle società l’esito dei test. Certo, queste si affidano a laboratori privati ed è cosa risaputa che, se paghi, ottieni il massimo della qualità dei servizi, eppure ciò non deve giustificare i ritardi pesantissimi che devono subire i normali cittadini. È proprio questo il senso di un post pubblicato dal sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione:

“Amo il calcio. Ma non può definirsi normale un paese in cui un calciatore, per giocare una partita di pallone, fa tre tamponi in tre giorni, mentre quotidianamente debbo raccogliere le giuste lamentele di mamme, papà, lavoratori e ragazzi, che ne attendono anche venti. Per farne appena uno, e per conoscerne il risultato. Costretti, nell’attesa, a restare chiusi in casa. Lontani da tutti e tutto, come se fossero degli appestati. Credetemi, non si tratta neanche più di giustizia (o ingiustizia) sociale. Ma, parafrasando il Capo dello Stato, semplicemente di serietà”.

Josi pone quindi l’accento sulla mancanza di serietà del nostro paese, che di fatto ferma intere famiglie per settimane poiché non in grado di fornire gli esiti di tamponi in tempi decenti. Test che spesso vengono processati anche piuttosto velocemente, ma i cui risultati vengono comunicati ai diretti interessati con un ritardo sconcertante. Senza dimenticare il caso Belen Rodriguez, alla quale venne effettuato il tampone con risultato comunicato nel giro di 24 ore da parte dell’Asl.

 


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