Made in Sud, l’avvocato dei patron: “Le false fatture sono solo un’ipotesi”


Arrivano aggiornamenti riguardo alla vicenda che avrebbe coinvolto i presunti patron di Made in Sud, il noto programma comico in onda su Rai 2, sulle false fatture.

Venti persone sarebbero iscritte nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta su un giro di fatture false per il rilevamento delle quote del Teatro Cilea di Napoli, tra questi proprio i patron di Made in Sud. In merito a ciò si è espresso l’avvocato dei due:

Manifesto stupore e sorpresa in relazione al fatto che viene diffusa una notizia nel corso dell’esecuzione di un atto di indagine. Che si tratti di una mera ipotesi investigativa è dimostrato dalla circostanza che proprio al fine di verificare la fondatezza di tale ipotesi è stata disposta una perquisizione per acquisire documentazione contabile, che possa eventualmente avvalorare la tesi investigativa“.

Lo sottolinea all’Ansa l’avvocato Gino Fabio Fulgeri, difensore degli imprenditori Ferdinando Mormone e Mario Esposito, patron di “Made in Sud”, tra i destinatari dei decreti di perquisizione eseguiti stamattina dalla Guardia di Finanza di Napoli su disposizione della Procura di Napoli.

L’indagine mira ad accertare una serie di reati fiscali commessi, secondo gli investigatori, tra il 2015 e il 2019.
L’acquisizione della società che gestisce il Teatro Cilea del Vomero da parte delle società Tunnel Produzioni srl e Red Carpet srl, entrambe riconducibili a Mormone ed Esposito, risale al 2018.


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