Ascierto: “Il virus non si è indebolito. Dobbiamo evitare lo scenario della Lombardia”


In un momento in cui la Campania si ritrova ad affrontare una pericolosa impennata di contagi, non ci si può che affidare a professionisti autorevoli per avere le risposte che si cercano. Tra questi spicca il nome di Paolo Ascierto, che, in un’intervista al Corriere del Mezzogiorno a firma di Roberto Russo, si impegna a chiarire una serie di dubbi riguardanti la seconda ondata di covid.

Innanzitutto, Ascierto smentisce l’idea che il covid-19 si sia indebolito. “Non si è affatto indebolito, ma ha trovato sul suo percorso una serie di elementi che ne hanno contrastato la pericolosità. Innanzitutto la prevenzione, non mi stanco di ripeterlo, mascherine, disinfettare le mani, stare distanziati quanto più possibile”.

In più, spiega Ascierto, “oggi abbiamo il vantaggio di poter contare su cure più consapevoli e su farmaci che stanno dimostrando una certa efficacia. Tutto questo ci deve autorizzare a sperare ma, ripeto, a non abbassare mai la guardia”.

Al momento, afferma il dottor Ascierto, bisogna lavorare sodo per evitare che in Campania si verifichi lo scenario più temuto: che succeda ciò che abbiamo visto accadere a febbraio e marzo in Lombardia. Lo scenario più auspicabile, invece, è che il covid-19 si comporti come la Sars, un virus della stessa famiglia che provocò una vera e propria epidemia del 2003.

All’inizio si presentò anche nel mondo occidentale con molta virulenza. All’epoca io viaggiavo molto per lavoro e per la ricerca, mi trovavo in Canada e ricordo che affrontai e vissi un periodo di lockdown già in quegli anni. Ma poi la Sars nel giro di un anno e mezzo mutò e si indebolì fino in pratica a ritirarsi. Ecco, se c’è un augurio che faccio a me stesso e agli altri è che il Covid si comporti così”, afferma Ascierto.

L’oncologo, infine, ci raccomanda di non sottovalutare mai l’importanza della prevenzione. “Ricordiamoci sempre che il buon senso aiuta noi e gli altri e che non dobbiamo scoraggiarci. Nessuno di noi può sminuire la gravità della situazione, però abbiamo anche il dovere di essere ottimisti e di non rinunciare a fare la nostra parte tutti quanti e tutti insieme per uscirne quanto prima e meglio possibile”.


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