Equipe di Chirurgia Pediatrica di Napoli a Milano: operati con successo tre bambini


Arriva anche a Milano il lavoro dell’equipe di Chirurgia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli. Considerato uno dei migliori centri per l’utilizzo delle nuove tecnologie mini-invasive in età pediatrica, l’ospedale Policlinico prosegue l’esportazione di nuove tecniche chirurgiche mini-invasive anche in altre regioni d’Italia.

L’equipe di Chirurgia Pediatrica del Policlinico Federico II di Napoli è stata recentemente ospite del Policlinico dell’Università di Milano. Guidata dal professore Ciro Esposito, la squadra medica ha effettuato tre operazioni pediatriche utilizzando tecniche mini-invasive.

“Al Policlinico Federico II disponiamo di sale operatorie multimediali integrate di Chirurgia Pediatrica e da molti anni utilizziamo le più moderne tecnologie.” afferma il prof. Esposito, sottolineando l’importanza di tali tecnologie per i pazienti pediatrici affetti da patologie congenite.

Nel 2015 il Centro di Chirurgia Pediatrica del Policlinico di Napoli ottenne la nomina di Centro di Riferimento Nazionale di Chirurgia Laparoscopica e Mini-invasiva Pediatrica. La presenza di tecnologie avanzate ha infatti reso l’ospedale universitario un polo di attrazione regionale ed extra regionale.

Lo studio dell’equipe pediatrica però non si ferma. Sono numerose le innovazioni a cui sta lavorando, alcune delle quali effettuate in collaborazione con altri reparti. Come il progetto in collaborazione con la squadra ginecologica, con la quale hanno creato un programma in grado di correggere in utero le malformazioni congenite incompatibili con la vita. In corso anche il progetto di telementoring a distanza, effettuato in collaborazione degli ingegneri del CNR/ICAR e dell’Università di Federico II.

Il telementoring permette di offrire anche nei centri chirurgici in cui non vengono applicate le nuove tecnologie una consulenza chirurgica a distanza da parte di un chirurgo pediatra esperto nelle nuove tecnologie mini-invasive e questa possibilità in tempo di COVID è quanto mai importante e funzionale per i pazienti.” spiega il professor Esposito.

Grazie a questa nuova tecnologia, che prevede l’utilizzo della realtà virtuale, il chirurgo più esperto è in grado di guidare a distanza la mano del chirurgo meno esperto. Un concetto che sembra pura fantascienza, anche se già realizzato.

L’ESPES ha, infatti, già avviato un programma di telementoring con le nazioni africane. In questo modo, anche durante l’emergenza sanitaria, i chirurghi italiani hanno potuto fornire il proprio supporto ad altri medici senza spostamenti.

“Al centro delle nostre cure resta sempre il benessere dei piccoli pazienti e la serenità dei loro familiari. Per questo stiamo investendo in nuove tecnologie.” conclude il Direttore Generale Anna Iervolino “A breve acquisiremo un secondo Robot che permetterà di rispondere alle sempre maggiori richieste del territorio per l’applicazione della chirurgia robotica nella mamma e nel bambino.”


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