Il Tar si schiera a favore della Regione Campania: nonostante le proteste, le scuole rimangono chiuse


Il Tar ha respinto il ricorso sulla scuola avviato in Campania. L’ordinanza regionale n.79/2020, dunque, rimarrà in vigore.

Quest’ultima dispone l’interruzione delle lezioni in presenza fino al 30 ottobre, visto il notevole incremento di contagi da Covid-19. Con decreti n.1921 e 1922, il Tribunale Amministrativo Regionale ha respinto i ricorsi promossi rilevando che la Regione “ha esaurientemente documentato l’istruttoria sulla base della quale ha inteso emanare la gravosa misura sospensiva.”

Ciò “dando conto, in particolare, quanto alla idoneità della misura adottata, della correlazione tra aumento dei casi di positività al Covid-19 e frequenza scolastica (verificata non solo limitatamente alla sede intra-scolastica, ma anche con riguardo ai contatti sociali necessariamente ‘indotti’ dalla didattica in presenza), nonché della diffusività esponenziale del contagio medesimo”.

Dunque, nonostante le proteste avviate in questi giorni contro la chiusura delle scuole decisa dal Governatore campano, l’ente si è schierato dalla parte della Regione, considerando del tutto ragionevole il provvedimento. In ragione di ciò, il Tar ha respinto il ricorso sulla scuola presentato in Campania.

Alla drastica decisione ci si è giunti a seguito dell’impennata di contagi registrata proprio negli ambienti scolastici. Eppure, a seguito dell’emanazione del provvedimento, il Presidente De Luca ha deciso di fare un passo indietro, decidendo per la riapertura delle scuole dell’infanzia.


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