Covid, Bertolaso: “La sanità ha 2 mesi di autonomia. Bisognava fare 60 milioni di tamponi”


“Il sistema sanitario ha un’autonomia di due mesi, mancano medici e infermieri”. Questo un estratto dell’intervista fatta da Libero a Guido Bertolaso, ex capo della protezione civile.

A mancare è il personale sanitario, in piene emergenza gli ospedali stanno per collassare perché non ci sono i medici. “Numerosi colleghi mi stanno chiamando in queste ore per denunciare una condizione già complicata dal punto di vista sanitario. Gli ospedali sono sotto stress, molti medici si stanno ammalando, si va verso una situazione serissima. La carenza di personale è un problema cronico da anni in tutta Italia”. Viene quindi da sé pensare che senza dottori, un ospedale non può andare avanti, soprattutto in situazioni come questa.

Secondo lui il grande problema sarebbe da attribuire all’abbondanza di medici “spediti” al Nord durante la pandemia dei mesi scorsi. Una volta fatto ciò non è stato considerato che invece le zone del centro-sud restassero senza o comunque con professionisti in numero di molto inferiore.

Prosegue: “Noi italiani ci siamo comportati abbastanza bene e possiamo reggere tutto, anche altre chiusure, ma se gli ospedali tornano nelle condizioni di marzo scorso, con i pochi medici e infermieri disponibili che peraltro vengono chiamati “eroi” e non percepiscono un euro in più rispetto a prima della pandemia, c’è da essere preoccupatissimi”.

Si, c’è da essere molto preoccupati, tante sono le cose da gestire, milioni i problemi. Negli ospedali dove tutto dovrebbe trovare una soluzione, mancano i mezzi per poterlo fare.

“Oggi il governo continua a incorrere nello stesso errore: sforna Dpcm sempre più restrittivi che sono un segnale di una resa di fronte all’epidemia dilagante, imponendo chiusure progressive con pesantissime conseguenze economiche sulla società. Dov’è la soluzione se mi chiudi dentro casa ma poi mi costringi a dieci ore di fila per fare un tampone? Invece di rincorrere il virus, bisognava subito controllare a tappeto la situazione epidemiologica con l’obiettivo di fare 60 milioni di tamponi, uno per ogni italiano. Non mi si venga a dire che non si poteva fare, i tamponi e i reagenti oggi te li tirano dietro”. 

Adirato quindi da vita al suo lungo sfogo, sfogo nel quale in tanti ci rivediamo. I problemi purtroppo non vanno risolti da soli, c’è bisogno di una grande cooperazione.


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