Tamponi lombardi processati in Campania: la denuncia di un medico


Uno degli aspetti più controversi e più dibattuti di questa seconda ondata di covid è sicuramente quello dei tempi biblici di attesa per i tamponi, il cui esito, alcune volte, viene comunicato in un arco di tempo che va ben oltre le canoniche 24 ore. Eppure sembrerebbe esserci un’altro elemento che va a intasare questo sistema: in alcuni casi, i tamponi effettuati in Lombardia verrebbero processati a Napoli.

A riportare la notizia è Il Fatto Quotidiano, in un articolo a firma di Natascia Ronchetti e Stefano Vergine. Un medico di famiglia della provincia di Varese avrebbe raccontato al Fatto il modo in cui vengono processati i tamponi nella provincia, dove il sistema sanitario impiegherebbe anche 10 giorni per fornire ai cittadini i risultati dei test molecolari.

Il motivo per cui il sistema dei tamponi si è impallato di nuovo è semplice: non hanno voluto comprare macchine per processare i tamponi negli ospedali perché dicevano che sarebbe stato costoso, e invece preferiscono inviarli in treno a Napoli ogni giorno”.

Il medico che denuncia l’accaduto preferisce rimanere anonimo, ma sarebbe la stessa Ats (Agenzia Di Tutela Della Salute) dell’Insubria a confermare quanto sta avvenendo nelle province di Varese e Como, tra le più colpite in Italia da questa seconda ondata di coronavirus:

Inviamo parte dei tamponi effettuati sul territorio in altra Regione. Il numero dei cittadini che quotidianamente si sottopongono al tampone è superiore al quantitativo che può essere processato all’interno del perimetro regionale, che è bene sottolineare accoglie un sesto dei cittadini italiani. Regione Lombardia, tramite la centrale di acquisti Aria spa, ha bandito una gara per effettuazione in service di test molecolare per la ricerca di Sars Cov2. La gara è stata aggiudicata ad Ames Srl”.

Per questo il centro polidiagnostico Ames, che ogni pomeriggio ritira migliaia di tamponi fatti in Lombardia, caricherebbe questi ultimi su un treno a Milano, in Stazione Centrale, e li porterebbe fino a Casalnuovo, fuori Napoli. I tamponi verrebbero quindi processati nel principale laboratorio del gruppo, recentemente perquisito dai carabinieri nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Napoli.

La convenzione tra la Regione Lombardia e la Ames per inviare tamponi all’azienda napoletana sarebbe stata stipulata già a giugno, quando la seconda ondata di covid era ancora lontana, e prorogata il 15 ottobre. Intanto anche l’Asst Lariana, che copre i territori di Como, Cantù, e Menaggio, si sarebbe affidata ad Ames per processare i propri tamponi scolastici e quelli dell’ospedale di Como.

Pertanto, il giorno 22 ottobre sarebbe stato stipulato un affidamento del valore di 604.427 euro e della valenza di due mesi, in base al quale i tamponi verrebbero prelevati ogni giorno alle 15 e inviati a Napoli. Ciò consentirebbe la comunicazione dell’esito in tempi brevi (24 ore al massimo). Non sappiamo, tra l’altro, quanto potrebbe durare ancora questo accordo, poiché l’appalto non prevede una scadenza precisa.

VIAGGIANO IN TRENO FINO A NAPOLI I TEST LOMBARDI
di Natascia Ronchetti e Stefano Vergine – il Fatto Quotidiano
“Il…

Pubblicato da Terroni di Pino Aprile su Venerdì 30 ottobre 2020


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI