Di Marzio ricorda Maradona: “In Argentina mio padre lo mandava a comprare le sigarette”


Gianluca di Marzio racconta Maradona. Tutti gli amanti del calcio, e non, hanno un ricordo di vita che li lega a Diego Armando Maradona. Napoli lo ricorda per i 2 scudetti e per l’immenso amore che è riuscito a dare alla città, gli argentini per la vittoria del mondale dell’86, gli appassionati di sport per tutte le magie di Diego che hanno incantato un’intera generazione.

La programmazione in Tv per celebrare Maradona

Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo dal vivo tiene stretto a se questo ricordo, da ieri ancora più prezioso dopo la notizia della sua scomparsa. Un aneddoto bello e particolare lo racconta Gianluca Di Marzio, giornalista di Sky Sport e figlio di Gianni Di Marzio ex allenatore del Napoli.

E proprio a suo padre è legato il ricordo di Maradona, come racconta in un’intervista proprio all’emittente per cui lavora: “Papà porta la foto con Diego come fosse un santino. Era il 1978, all’epoca era allenatore del Napoli, ricevette una segnalazione da Settimio Aloisio, presidente dell’Argentinios Juniors, che gli diceva che doveva fargli vedere un ragazzo fortissimo“. Il Presidente era calabrese e, siccome Gianni Di Marzio aveva allenato anche il Catanzaro in passato, era molto legato a lui.

Come ricorda Di Marzio però Maradona era un giocatore di cui in Argentina già si parlava, perché era stato selezionato dal ct Menotti nei 40 pre convocati al mondiale del ’78 (vinto poi dall’Argentina contro l’Olanda).

Maradona era arrabbiatissimo perché non fu convocato per il mondiale e non si presentò sul campo della partita che il presidente aveva organizzato per far vedere Diego a papà. Andarono addirittura a casa sua, nel quartiere di Villa Fiorito a Buenos Aires, per costringerlo a farlo giocare quella partita. Dopo 15 minuti mio padre lo fece uscire dal campo perché già aveva capito l’immenso talento di Diego.

Gli fece firmare su un pezzo di carta il suo contratto con il Napoli che poi non andò in porto per problemi di chiusura di frontiere e perché Ferlaino non voleva fare quell’operazione in quel momento.

Papà era legatissimo a Diego, quando è stato lì lo mandava persino a comprare le sigarette. Quando poi mio padre è tornato a Napoli mandò a Diego tantissime magliette tra cui quella del Napoli“.

E proprio legato a quest’ultimo aneddoto Di Marzio racconta il suo ricordo personale di Maradona, una maglia di Diego sudata ma ancora profumata: “Quella maglia sembrava essere stata buttata nell’acqua per quanto fosse bagnata. Io faccio collezioni di magli dei calciatori, ne avrò più di 100, ma mai ho sentito una maglia profumare così tanto“.

 


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