Vaccino Covid, dalle fake news ai benefici: le linee guida di ISS e AIFA


L’Istituto Superiore di Sanità, tramite la pubblicazione di apposite FAQ, ha smentito tutte le fake news che circolano sul vaccino anti-covid. Informazioni che, in occasione dell’avvio della campagna di vaccinazione, risultano più preziose che mai.

Le fake news sui vaccini e le risposte dell’ISS

I vaccini anti Sars-CoV-2 sono stati preparati troppo in fretta e non sono sicuri.
FALSO. I vaccini sono approvati dalle Autorità competenti solo dopo averne verificato i requisiti di qualità e sicurezza.

È inutile vaccinarsi contro il Sars CoV-2 perché il virus è già mutato e il vaccino è inefficace.
FALSO. Non vi è alcuna evidenza al momento che la mutazione del virus rilevata nel Regno Unito possa avere effetti sull’efficacia della vaccinazione. I vaccini determinano la formazione di una risposta immunitaria contro molti frammenti della proteina cosiddetta Spike cioè quella prodotta dal virus per attaccarsi alle cellule e infettarle. Quindi anche se ci fosse stata una mutazione in alcuni frammenti della proteina Spike è improbabile che possa essere sufficiente a rendere il vaccino inefficace.

I vaccini costano tanto, potranno vaccinarsi solo i ricchi.
FALSO. I vaccini in Italia saranno resi disponibili gratuitamente per tutti i cittadini, a partire dalle categorie individuate come prioritarie. La vaccinazione, seppur con tempi diversi, sarà offerta a tutti.

Il vaccino a RNA è pericoloso perché modifica il codice genetico.
FALSO. Il compito dell’mRNA è solo quello di trasportare le istruzioni per la produzione delle proteine da una parte all’altra della cellula, per questo si chiama “messaggero”. In questo caso l’RNA trasporta le istruzioni per la produzione della proteina utilizzata dal virus per attaccarsi alle cellule, la proteina denominata Spike. L’organismo grazie alla vaccinazione produce anticorpi specifici prima di venire in contatto con il virus e si immunizza contro di esso.

Il vaccino è inutile perché l’immunità dura solo poche settimane.
FALSO. La protezione indotta dai vaccini, sulla base dei dati emersi durante le sperimentazioni, durerà alcuni mesi. Solo quando il vaccino sarà somministrato a larghe fasce di popolazione sarà possibile verificare se l’immunità durerà un anno, come accade con l’influenza, più anni, come accade con la vaccinazione antipneumococcica o se sarà necessario sottoporsi a richiami

Il vaccino è inutile perché non uccide il virus e non ferma l’epidemia.
FALSO. Lo scopo del vaccino è quello di attivare il sistema di difesa dell’organismo contro il virus in modo che qualora dovesse venirne in contatto sia già pronto ad aggredirlo e renderlo inefficace.

Dopo la vaccinazione potrò finalmente evitare di indossare la mascherina e potrò incontrare parenti e amici in libertà
FALSO. Anche dopo essersi sottoposti alla vaccinazione bisognerà continuare a osservare misure di protezione nei confronti degli altri, come la mascherina, il distanziamento sociale e il lavaggio accurato delle mani. Ciò sarà necessario finché i dati sull’immunizzazione non mostreranno con certezza che oltre a proteggere sé stessi il vaccino impedisce anche la trasmissione del virus ad altri.

Le risposte dell’AIFA

Anche l’Agenzia Italiana del Farmaco, al pari dell’Istituto Superiore di Sanità, ha dedicato un’apposita sezione alle FAQ per mettere a tacere le fake news circolanti sul vaccino anti-covid.

Quest’ultima ha chiarito che il vaccino viene somministrato in due iniezioni a distanza di almeno 21 giorni l’una dall’altra. La protezione non risulta efficace subito dopo l’iniezione ma è stata dimostrata dopo una settimana dalla seconda dose.

Il vaccino non può causare malattie e non inietta il covid-19 perché non sono coinvolti virus interi o vivi ma solo una componente genetica che porta nell’organismo di chi si vaccina l’informazione per produrre anticorpi specifici.

Le reazioni avverse osservate sono state di lieve entità. Tra queste: dolore e gonfiore nel sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, dolore ai muscoli e alle articolazioni, brividi e febbre. L’unica reazione severa più frequente è stato l’ingrossamento delle ghiandole linfatiche ma è una patologia che guarisce da sola.

Non è vero che chi ha già contratto il covid-19 non può vaccinarsi, semplicemente non necessita di una vaccinazione nella prima fase della campagna mentre potrebbe essere considerata quando si otterranno dati sulla durata della protezione immunitaria.

Le vaccinazioni saranno effettuate da medici e infermieri dei servizi vaccinali pubblici. La campagna si svolgerà in più fasi successive e i cittadini saranno invitati a effettuare la vaccinazione in ordine di priorità. Al momento è partita la somministrazione delle dosi per il personale sanitario.


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