Il “Chiavicone” ha retto alla mareggiata: l’arco borbonico resta però nell’indifferenza


La mareggiata di ieri sera ha distrutto parte del lungomare di Napoli, causando la chiusura di via Partenope che è stata riaperta soltanto poche ore. Ingenti i danni provocati, soprattutto ai ristoratori che faticano a vedere la luce in fondo al tunnel in questo 2020 che li aveva già messi in ginocchio con il Covid.

Sono in tanti i napoletani che si chiedono, a questo punto, quale sia stata la sorte del “Chiavicone”, l’arco borbonico che rappresenta quanto resta dell’antico molo della città di Napoli. Malandato e a rischio crollo da decenni, c’era la forte probabilità che fosse arrivata la sua fine. Possiamo invece tirare un parziale sospiro di sollievo perché l’arco ha retto, ma la brutta notizia è il collasso della parte superiore. A tanto ha portato il rimpallo di responsabilità tra i vari enti.

Si spera tuttavia che non sia una “vittoria” effimera, in quanto il Chiavicone è comunque destinato prima o poi a cedere del tutto a causa dell’incuria. È urgente infatti un intervento di messa in sicurezza e restauro serio, altrimenti Napoli perderà per sempre una testimonianza che fa parte della sua storia e della sua memoria.


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