Scuole chiuse, chiesto risarcimento danni: “Effetti drammatici sulla salute dei ragazzi”


Continuano ad indignare la popolazione le decisioni del Presidente De Luca riguardo alla chiusura delle scuole: è stato notificato ieri un ricorso al TAR, con richiesta risarcimento danni, verso la Regione Campania. Ciò per tutelare bambini e ragazzi esclusi dalla didattica in presenza ormai da quasi un anno.

Scuole, ricorso al TAR verso la Regione Campania

Di recente, mille professionisti, nonché genitori di studenti ancora alle prese con la DAD, hanno manifestato il proprio disagio al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La Campania, a loro detta, risulterebbe un’anomalia: è l’unica Regione d’Italia a tenere ancora le scuole chiuse.

Attualmente, l’ordinanza in vigore prevede il ritorno in aula soltanto per la scuola dell’infanzia e le prime tre classi della primaria. L’assessore Lucia Fortini ha anticipato che, dalla settimana prossima, potrebbero ritornare tra i banchi anche gli studenti di quarta e quinta elementare. Ciò soltanto se la situazione epidemiologica dovesse consentirlo. In ogni caso resterebbero escluse le scuole medie e superiori.

In balìa di continue chiusure ed incertezze, Pillole di Ottimismo e il Coordinamento Scuole Aperte, oltre a pediatri, psichiatri infantili e psicologi campani, hanno deciso di sostenere le ragioni del ricorso presentato al TAR.

In una nota diffusa si legge: “Anche l’ultimo lavoro dell’Istituto Superiore della Sanità e il parere del CTS vanno nella direzione sostenuta da tempo da Pillole di Ottimismo: non ci sono evidenze scientifiche che la chiusura delle scuole contenga la diffusione del virus. Inoltre, tenere le scuole chiuse incide drammaticamente sulla salute psico-fisica e, conseguentemente, sul futuro degli studenti e della comunità tutta.”

“Ribadiamo che le restrizioni e le aperture debbano essere sempre misurate in modo che la nostra nazione mantenga un equilibrio tra i famosi due ‘scogli’: il virus e i danni alla salute, sociali ed economici dovuti a chiusure prolungate.”

Eppure, il Presidente De Luca sembra essere fermo sulle sue decisioni, escludendo l’avvio di un’apertura generalizzata. La linea rigida imposta dalla Regione potrebbe proseguire, alimentando il malessere di famiglie e genitori.

Al versante opposto c’è chi, invece, si batte per impedire la riapertura dei plessi scolastici. Questi ultimi vengono, infatti, considerati pericolosi in un periodo in cui la circolazione del contagio è ancora forte.


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