Vaccino anti-Covid, l’EMA rassicura: “Si lavora su ritardi e incremento della produzione”


L’argomento dell’anno è senza dubbio il vaccino anti-Covid: le ultime polemiche a riguardo, però, sono a proposito dei ritardi nell’arrivo delle dosi ai vari paesi e l’insufficienza produttiva da parte delle case farmaceutiche che hanno brevettato il vaccino. Si parla, inoltre, della capacità del vaccino anti-Covid di essere efficace anche contro le nuove varianti del virus.

A tranquillizzare governi e cittadini europei sono arrivate le parole di Emer Cooke, la direttrice esecutiva dell’Ema, l’Agenzia Europea per i Medicinali, durante una riunione alla commissione Ambiente, Salute pubblica e Sicurezza alimentare del Parlamento europeo.

“Stiamo lavorando con le autorità nazionali e le imprese per far sì che ci sia una sufficiente capacità produttiva. Stiamo valutando varie opzioni produttive ed eventuali modifiche agli impianti per aumentarne la capacità produttiva. In merito ai problemi di fornitura, stiamo lavorando con le imprese su questo e speriamo che tutto questo si risolva in brevissimi tempi.

“Siamo in presenza di mutazioni del virus che vanno monitorate. E va monitorata la performance dei vaccini nel tempo per vedere come si comportano con le mutazioni. I dati attualmente disponibili suggeriscono che i vaccini Rna (quindi Pfizer e Moderna) hanno un alto livello di protezione anche verso le nuove varianti, ma abbiamo ancora bisogno di analisi aggiuntive su questo”.

In Italia, per i prossimi arrivi delle dosi del vaccino, le Regioni più penalizzate saranno l’Emilia Romagna (-48,9%), la Lombardia (26,8%) e il Veneto (-52,5%) con circa 25mila dosi in meno, poi il Lazio con 12.870 mila, e la Puglia con 11.700. La Campania riceverà -4.680 dosi, pari al 10,8% di quanto previsto.


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