Scavi di Pompei, restituito un reperto rubato 50 anni fa: “Me ne vergogno”


Pompei – restituito un reperto rubato. Il Parco Archeologico di Pompei non è nuovo a ricevere indietro oggetti di sua proprietà e questa mattina ne è arrivato un altro.

Sono tanti infatti negli anni le persone che hanno voluto portare a casa – illegalmente – un “ricordo” del parco ma, poi dopo si sono pentite. Molto spesso queste persone raccontano di essere state maledette dopo quel furto. Questa volta però non si parla di maledizioni, ma solo di pentimento.

Insieme al reperto, un volto con la testa tagliata, c’era anche un biglietto che diceva: “50 anni fa ho asportato da edificio di Pompei questo frammento. Me ne vergogno e lo restituisco al proprietario. Scusate!“.

A pubblicare la cosa è stato lo stesso direttore del Parco di Pompei, Massimo Osanna, sul proprio profilo instagram: “A volte ritornano. Per posta, quasi settimanalmente“. Anche lui quindi sottolinea come siano in tanti a restituire i pezzi rubati un tempo.

 

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Pochi mesi fa un altro pacco fu recapitato ad un’agenzia di viaggi di Pompei, contenente delle pietre preziose rubate nel 2005. Insieme ai reperti c’era anche una lettera con tutta l’esilarante descrizione del motivo della restituzione.

Sto chiedendo il perdono degli dei, voglio solo scrollarmi di dosso la maledizione ricaduta su di me e la mia famiglia. Per piacere accettate questi reperti così da fare la cosa giusta per l’errore che ho fatto. Mi dispiace tanto, un giorno tornerò nel vostro bellissimo paese per scusarmi di persona“.


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