Covid, Ricciardi: “I vaccini non bastano, dobbiamo limitare la mobilità. Siamo gli unici a non essere in lockdown”


Walter Ricciardi, consulente del Ministro della Salute, si è detto nuovamente favorevole al lockdown per frenare la circolazione del coronavirus. Lo ha dichiarato nel corso dell’ospitata a ‘DiMartedì’, andato in onda ieri sera su La7.

Ricciardi, lockdown per eliminare il coronavirus

Queste le sue parole: “Draghi potrebbe fare di più di quello che ha fatto il Governo nella seconda fase. Nella prima fase il comportamento del Governo italiano è stato impeccabile, quello che è mancato è il sacrificio, la strategia di convivenza con il virus. Abbiamo capito che sono i governi a fare la differenza nella lotta alla pandemia, nell’equilibrio sociale ed economico dei cittadini.”

“Quasi tutti i Governi dell’Asia e del Pacifico hanno scelto una strada che la maggioranza dei Governi d’Europa non hanno scelto. Il Governo Draghi potrebbe scegliere la strada dell’eliminazione del virus, l’unica possibilità che abbiamo per tornare alla normalità.”

“In questo momento con i casi che abbiamo dobbiamo limitare la mobilità. Siamo gli unici che in questo momento non siamo in lockdown. La Gran Bretagna è in lockdown da tre mesi, la Germania da due e sono tutti d’accordo nel prolungarlo di un mese.”

Eppure, l’Italia si avvia verso nuove riaperture, a partire da quelle che coinvolgeranno palestre e piscine: “Spero che il Governo Draghi non lo faccia e abbracci la strategia che solo la cancelliera Merkel sta attuando portando all’eliminazione del virus.”

Sui vaccini: “Ci dobbiamo sbrigare con le vaccinazioni. Sono un perno fondamentale, le dobbiamo farle quanto prima possibile a tutti ma con questa circolazione non bastano.”

Ha, poi, affrontato anche la situazione del contagio tra i più piccoli: “È vero che stanno aumentando i casi nei bambini. La variante inglese è più contagiosa del 70%, più letale dal 20 al 30%, contagia e si trasmette maggiormente nelle fasce giovanili.”

Un pericolo già messo in evidenza da Gianni Rezza, Direttore Generale della Prevenzione presso il Ministero della Salute, nel corso della presentazione dell’ultimo monitoraggio settimanale. La maggior contagiosità della variante britannica potrebbe costituire ancor di più un pericolo considerando la riapertura delle scuole.

Tuttavia, l’ISS, Istituto Superiore di Sanità, nella giornata di ieri ha fornito dei chiarimenti spiegando che la variante britannica è più contagiosa ma non ha come target specifico la popolazione pediatrica.


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