Napoli, il Goodfellas chiude: “Per il covid e un governo impreparato addio all’ultimo baluardo della musica live”


Si è dovuto arrendere alle continue restrizioni, agli affitti e alle tasse da pagare. Ai pochi clienti e all’impossibilità di organizzare concerti dal vivo. Un altro commerciante di Napoli ha così abbassato la saracinesca del suo locale chiuso ormai da 5 mesi. Il Vomero, quartiere della città partenopea, dice così addio al Goodfellas, un pub ma anche l’ultimo baluardo della musica dal vivo. Un luogo di aggregazione di tanti giovani in questi anni.

Ad annunciarlo in un lungo e triste post su Facebook è il fondatore che ripercorre la storia del Goodfellas:

“Io sono Bob Gallino,Fondatore del GoodFellas che dal 2008 è stato l’ultimo baluardo della musica live; musica di quella suonata con batteria e chitarra elettrica, di quel genere che visse bene negli anni ’80 e alla fine degli anni ’90 andò a scemare. Il GoodFellas, nel cuore del Vomero, ha attirato a se per 12 anni due generazioni di ragazzi per il semplice gusto di aggregarsi e di andare a sentire quel solista piuttosto che quell’altra band, o per la scusa del panino o della birra.

Io sono Bob Gallino e il GoodFellas era la mia attività fatta di arte, cultura, musica: svariate piece teatrali, meeting culturali e sociali, incontri con gli alunni di conservatori e scuole musicali, contest musicali e per non parlare dei concerti, i cosiddetti live: Stef Burns, Robben Ford, Greg Howe, Kiko Lourerio, Neil Zaza,Shawn Jones, Corrado Rustici, Peppino D’Agostino, Andrea Palazzo, Federico Poggipollini, Will Hunt, Juan van Emmerloot, Dennis Chambers, Marco Minnermann, Alfredo Golino, Luca Martelli, Roby Pellati, Billy Sheehan, Stuart Hamm, Max Gelsi, Antonio Righetti, Claudio Golinelli, Martin Allcock, Claudio Simonetti, Piero Pelù, Raiz, Erminio Sinni e tanti, tanti altri, per non parlare di tutti i tributi e gli omaggi e tutte le band inedite che abbiamo accolto ed aiutato a formare nel corso del tempo. Tutti professionisti della musica che si esibivano nel mio locale, tutti abituati ai grandi palchi che passavano volentieri una serata con me, con Noi”.

Poi è arrivata la pandemia che ha costretto alla chiusura. Ma qualcosa in queste ore si sta muovendo, in tantissimi si sono mossi per aiutare il locale a rinascere:

Io sono Bob Gallino e la pandemia, un governo impreparato, un comune assente, un proprietario senza scrupoli, una Giuria poco attenta hanno fatto si che il GoodFellas interrompesse la sua attività, che non sia più cultura, suoni, vita. Oggi non lo accetto e non ho ancora metabolizzato il lutto. Forse oggi cammino con lo sguardo calante e con la tristezza nel cuore, ma ho intravisto un bagliore di positività. Le persone che amavano il Good Fellas si sono fatte sentire, hanno mostrato la loro solidarietà e non è poco per me! Non so se mi aprirò un altro locale e se si chiamerà GoodFellas ma so che voi mi seguirete e so che seguirete il mio nome perché io sono Bob Gallino (quello col sorriso e con i dread)”. 

Io sono Bob Gallino,Fondatore del GoodFellas che dal 2008 è stato l’ultimo baluardo della musica live; musica di quella…

Pubblicato da GoodFellas Napoli su Venerdì 19 febbraio 2021

 


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