De Luca: “Rimanete a casa il più possibile. Rt a 1,76, aumento di mortalità e ricoveri”


Il governatore Vincenzo De Luca, nell’ordinanza appena firmata (la numero 7 del 10 marzo 2021), spiega le motivazioni che lo hanno spinto ad introdurre misure ancora più restrittive. La Regione Campania infatti registra per la quarta settimana consecutiva un peggioramento della situazione. Aumentano i contagi ma soprattutto aumenta la richiesta di posti in terapia intensiva e aumenta anche il tasso di mortalità. L’Rt in appena una settimana sale di quasi un punto percentuale, attestandosi all’1,76 contro lo 0,96 di sette giorni fa.

Il presidente quindi corre ai ripari cercando di ridurre gli assembramenti con questa ordinanza, come spiegato nel testo:

“Il Report previsionale elaborato dal Ministero della Salute, con riferimento alla Regione Campania, proietta i dati relativi agli indicatori di sorveglianza a valori di Rt pari a 1,76, con intervalli di confidenza 1.65-1.87, con una incidenza di malattia a sette giorni di 285 per 100.000 abitanti, molto al di sopra della media nazionale, pari a 206,9 per 100.000 abitanti e una percentuale di positività pari al 10.9%”. 

La forte presenza delle varianti provoca un aumento dei casi e della richiesta di ricovero in ospedale:

“A tali gravissimi dati, conseguenti alla crescente diffusione delle varianti del virus sul territorio regionale, si aggiunge l’incremento della mortalità e l’accresciuta necessità di accesso alle cure sub- intensive ed intensive, che fanno registrare, alla data odierna pressanti richieste di nuovi accessi alle cure ed un accresciuto livello del grado di cure richieste, in costante ed esponenziale aggravamento anche rispetto all’ultima rilevazione riportata nel Report della Cabina di regia. Dall’istruttoria dell’unità di crisi emerge che, alla data odierna il rischio di soglie critiche di occupazione dei posti letto in area medica e terapia intensiva disponibili a livello regionale nei prossimi 30 gg risulta ulteriormente aggravato, rispetto all’ultimo report, superando la probabilità del 50%“.

Un’ordinanza che vuole limitare gli assembramenti e ridurre il contagio:

“Nel riportato contesto regionale e tenuto conto del gravissimo grado di diffusività delle varianti ampiamente rilevate sul territorio, risulta indispensabile provvedere urgentemente al fine di scongiurare i rischi connessi agli assembramenti ed affollamenti nei luoghi pubblici, quale indispensabile strategia di prevenzione di un ulteriore aumento dei contagi e dei decessi”. 

Queste le misure adottate:

Con decorrenza dall’11 marzo 2021 e fino al 21 marzo 2021:
– salvo che nella fascia oraria 7.30-8,30, è disposta la chiusura al pubblico dei parchi urbani, ville comunali, giardini pubblici, lungomari e piazze, fatta salva la sola possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali aperti e alle abitazioni private. I soggetti competenti garantiscono la chiusura di eventuali porte e varchi di accesso;

Con decorrenza dal 12 marzo 2021 e fino al 21 marzo 2021:

– è vietato lo svolgimento di fiere e mercati per la vendita al dettaglio, ivi compresi quelli rionali e settimanali. Sono esclusi dal divieto i negozi siti in prossimità o all’interno di aree mercatali, ove provvisti di servizi igienici autonomi, limitatamente alla vendita dei generi alimentari e allo svolgimento delle altre attività consentite a mente dell’art.45 del DPCM 2 marzo 2021; 

Si raccomanda alla popolazione di evitare tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio contesto abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile;

Si richiamano le Pubbliche Amministrazioni all’obbligo di ricorso al lavoro agile nella percentuale più elevata possibile e si raccomanda tale modalità anche ai datori di lavoro private;

Si rammenta che sono sospese le attività delle ludoteche“.
 


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