AstraZeneca, perché l’Ema ha detto sì: “25 casi sospetti su 20 milioni di vaccinati”


L’Ema ha da poco dato il via libera allo sblocco in Europa del vaccino AstraZeneca. È “sicuro ed efficace” e “non può essere associato a un aumento di eventi tromboembolici“, ha affermato Emer Cooke, direttrice esecutiva dell’Agenzia europea del farmaco. Il motivo per cui l’Agenzia Europea del Farmaco ha deciso di sbloccare il vaccino AstraZeneca sta anche nei numeri: sono 25 i casi sospetti su 20 milioni di vaccinati.

Il parere dell’Ema è stato illustrato in un’attesa conferenza stampa dal quartier generale di Amsterdam dell’agenzia, dopo lo stop cautelativo alle somministrazioni in numerosi Paesi europei, Italia inclusa, in seguito ad alcuni casi sospetti di trombo-embolia. Per la commissione clinica dell’Ema “i benefici sono superiori ai rischi“.

Tuttavia non può essere escluso un legame con i rari casi tromboembolici e perciò occorre avvertire di queste possibilità, ha spiegato Cooke, la quale ha ricordato che “sono stati riportati 25 casi – di eventi tromboembolici rari – su 20 milioni di vaccinati” con AstraZeneca. Inoltre il foglietto illustrativo del vaccino sarà aggiornato: “E’ importante che venga comunicato al pubblico e agli operatori sanitari perché apprendano meglio queste informazioni, permettendo loro di mitigare questi effetti collaterali“.

Molti Stati membri stavano aspettando il risultato di questa revisione sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca” – ha aggiunto la direttrice Cooke. “Hanno indicato che ciò che l’Ema fa dal punto di vista scientifico è molto importante per loro per prendere una decisione su come continuare con le vaccinazioni. Oggi stiamo mantenendo la nostra promessa.

La nostra responsabilità è di giungere a una conclusione circa il fatto che i benefici superino o meno i rischi in modo che possano prendere una decisione informata e aumentare la fiducia nel vaccino“. La direttrice dell’Ema ha quindi concluso: “Dobbiamo continuamente ricordarci in quale situazione ci troviamo, in questa pandemia. Abbiamo vaccini sicuri ed efficaci, li dobbiamo usare“.


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