Dalla camorra alla spazzatura, bufera su Augias e la puntata di Città Segrete su Napoli


Ancora una volta tantissime polemiche nei confronti di Corrado Augias a causa della puntata di Città Segrete andata in onda ieri sera sulla Rai e dedicata a Napoli. Una levata di scudi contro il giornalista e conduttore televisivo, che in realtà già aveva un rapporto non troppo buono con i partenopei ed i meridionali in generale a causa di alcune uscite sulla questione meridionale.

Una grande parte della puntata, recriminano tantissimi spettatori, è stata dedicata a problemi come la camorra (tirando in ballo Cutolo, boss di Ottaviano) o la spazzatura, arrivando a esprimere sorpresa perché Napoli oggi è più pulita di Roma. Ma anche Maradona e i Giuliano, una presunta anti napoletanità di Giacomo Leopardi, Masaniello dipinto come un lazzaro delinquente e i fatti del 1799 raccontati in malo modo. Stesso trattamento, è stato rilevato dagli spettatori, utilizzato anche per Palermo, mentre per Milano, Venezia e Firenze si è dato estremo risalto alla parte culturale e bella delle città (giustamente, visto che scopo di programmi simili deve essere quello di esaltare).

Una puntata che ha deluso le mie aspettative e che non da merito, secondo me, all’immensa storia culturale della nostra città. Rai 3. Augias. Città Segrete. Mi farò sentire.

Buonanotte 💪

Pubblicato da Alessandra Clemente su Sabato 17 aprile 2021

In passato, dicevamo all’inizio, Corrado Augias fece discutere per dichiarazioni sulla questione meridionale quando affermò: “In Italia abbiamo una secolare questione meridionale rinfocolata da una risorgente pubblicistica neoborbonica secondo la quale il Piemonte ha compiuto un’invasione e lo sfruttamento del Sud. Non voglio entrare nel merito ma dico solo che siccome questa questione non è stata mai risolta neanche dal punto di vista concettuale fino ad oggi, forse sarebbe bene che venisse accantonata come memoria per guardare solo all’avvenire. L’elogio della memoria va bene ma in qualche caso va bene anche l’elogio dell’oblio”.

Parole assurde anche considerate le origini ebraiche del conduttore, che perciò dovrebbe ben conoscere quanto sia importante la memoria, quanto sia importante ricordare perché pagine buie della storia non si ripetano più.


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