Covid, settore dei matrimoni in protesta: “Chiediamo di ricominciare a lavorare”


Una protesta che si è estesa in tutta Italia, quella dei lavoratori del settore dei matrimoni in ginocchio a causa del Covid-19. Un settore che ha subito pesanti perdite, dal momento che i pochi mesi di riaperture non sono riuscite a colmare il grande vuoto lasciato dai tanti mesi di chiusura. Le restrizioni sono ancora in vigore e una data di riavvio non è ancora prevista.

La manifestazione si è tenuta questa mattina a partire dalle ore 12 ed è stata indetta da Federmep all’unanimità con gli 11 capoluoghi di Regione, UNANIME, FEU e Insieme per il Wedding. La protesta dei lavoratori del settore dei matrimoni causa Covid-19 è nata perché nel nuovo decreto è prevista una data di riapertura per molti settori, ma non per il wedding e gli eventi.

Dopo ben 14 mesi di inattività, i lavoratori chiedono delle risposte, soprattutto in merito al protocollo per la ripartenza che hanno consegnato alla Conferenza delle Regioni. I manifestanti si sono riuniti davanti le Giunte regionali per invitare i presidenti a raccogliere l’appello e ad ottenere rispetto. A Napoli tutti si sono ritrovati davanti Palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania.

Oltre alla ripartenza, è stato anche chiesto l’ampliamento a sostegno delle imprese del settore istituito dal Decreto Sostegno e un’accelerazione nel pagamento dei ristori, ma anche un risarcimento danni: “Siamo professionisti responsabili, attenti ad ogni dettaglio. Compresa la sicurezza per i nostri clienti. Dopo oltre un anno di inattività chiediamo una cosa straordinaria: ricominciare a lavorare


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