Scuola, Bianchi: “Tutti in aula a settembre. Spero si cominci in fretta a vaccinare i ragazzi”


Dopo mesi interi trascorsi in Dad, secondo il ministro all’Istruzione, Patrizio Bianchi, c’è necessità di favorire una ripartenza totale delle scuole a settembre, non escludendo la possibilità di estendere la somministrazione dei vaccini anche ai ragazzi.

Bianchi: “Ripartenza scuole a settembre. Spero nei vaccini ai ragazzi”

Nel corso di un’intervista rilasciata a Ilaria Venturi, de ‘La Repubblica’, il ministro Bianchi ha dichiarato: La scuola a settembre dovrà ripartire con tutti gli studenti in aula e in sicurezza. Bisogna avere tutti gli alunni in presenza, anche quelli delle superiori. Per farlo, il nostro prima problema è quello di garantire la sicurezza”.

“Il recupero deve essere sia di socialità che di competenze. A questo andrà dedicato tutto l’anno prossimo già a partire dall’estate. Dal primo settembre le scuole saranno aperte per la fase di accoglienza. Stabilire la data di inizio delle lezioni è un compito delle Regioni e io mi auguro che si arrivi a una data condivisa tra il 10 e il 15 settembre”.

Un obiettivo che si lega strettamente all’accelerazione della campagna vaccinale: “In accordo con il generale Figliuolo stiamo facendo ripartire le vaccinazioni per tutto il personale scolastico. Siamo al 70%, così a settembre avremo tutti vaccinati”.

Per porre la sicurezza degli allievi al centro delle decisioni si fa sempre più concreta l’idea di renderli parte integrante della campagna vaccinale. Pfizer e Moderna hanno già avviato le sperimentazioni del farmaco coinvolgendo la popolazione pediatrica e gli adolescenti. In particolare, la prima ha già sottoposto alla valutazione dell’Ema il vaccino dedicato alla fascia d’età che va dai 12 ai 15 anni. In poche settimane potrebbe essere approvato e impiegato per le somministrazioni.

Un orientamento che incontra il favore del ministro Bianchi: “Insistevo da tempo su questo e, ora che le case farmaceutiche sono alle fasi finali della sperimentazione, se darà esito positivo, spero si cominci in fretta con i ragazzi”.

Non da meno l’introduzione di altre soluzioni: “La riduzione del numero di studenti per classe fa parte di un nuovo disegno del sistema scolastico a cui stiamo lavorando e che abbiamo già previsto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Le cosiddette classi-pollaio riguardano soprattutto le superiori dei grandi centri urbani”.


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