Il “fungo nero”, la grave infezione che sta colpendo i pazienti Covid in India


La diffusione del Covid in India preoccupa sempre di più, e adesso gli esperti della task force nazionale hanno emanato una raccomandazione su una delle conseguenze del virus: si tratta della mucormicosi, chiamata anche “fungo nero”.

Si tratta di una rara infezione micotica rinocerebrale, che si sta verificando in un numero crescente di persone che hanno contratto il covid in diverse aree del paese. L’infezione fungina infatti è causata dalla respirazione delle spore delle muffe, che può avere gravi conseguenze in presenza di determinate condizioni: tra queste un sistema immunitario indebolito.

La mucormicosi colpisce naso, palato, occhi, e può avere gravi conseguenze sul cervello e sui polmoni. Nelle ultime settimane sono numerosi i casi identificati a Delhi, in Maharashtra e nel Gujarat. In Maharashtra, il dottor Tatyarao Lahane, responsabile del Dipartimento di Ricerca Medica dello stato, conferma che i casi del cosiddetto “fungo nero” sono in crescita.

La situazione si aggrava anche a Mumbai, una delle città più importanti del Paese e anche una delle più colpite dalla seconda ondata. Il Dr Nair, oculista che lavora in tre ospedali della città, dice di aver visto una quarantina di pazienti colpiti dall’infezione in poco più di un mese. Di questi, 11 hanno dovuto subire un intervento chirurgico per la rimozione di un occhio.

Normalmente, abbiamo un caso ogni 4-5 mesi“. Questo quanto affermato dal dott. Nair. Una situazione generata non solo dalla pandemia, ma anche dalle cure a cui vengono sottoposti i pazienti covid. Gli esperti ritengono infatti che la mucormicosi possa essere aggravata dagli steroidi, usati come trattamenti salvavita per chi contrae l’infezione in modo molto serio.


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