Covid, i vaccini in Italia funzionano: -95% di contagi e casi gravi giù del 99%


I vaccini contro il covid hanno ridotto i casi positivi e la mortalità. Contagi giù del 95%, casi gravi di covid giù del 99%. Sono due dei dati preliminari più significativi emersi dal primo studio condotto su vaccinati italiani, a Pescara in collaborazione con l’Università di Ferrara.

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Condotto su un campione di circa 37mila persone vaccinate con Pfizer, Astrazeneca e Moderna nella provincia di Pescara dallo scorso gennaio a oggi, lo studio è stato realizzato dall’epidemiologo Lamberto Manzoli, direttore del Dipartimento di Scienze mediche, in collaborazione con l’Asl di Pescara, ed è ora al vaglio della comunità scientifica internazionale per la pubblicazione su una rivista scientifica di settore. Lo studio analizza sia il numero di contagi sia quello dei casi di malattia con sintomi tra i vaccinati rispetto ai non vaccinati.

Ricerche analoghe condotte in Israele, Gran Bretagna e Stati Uniti – Paesi dove la copertura vaccinale ha già raggiunto livelli elevati – mostrano come i tre vaccini autorizzati dalle agenzie del farmaco europea e americana siano in grado di contrastare efficacemente la pandemia.

Questi primi dati relativi alla situazione italiana ci danno motivo di credere che l‘efficacia di tutti e tre i vaccini sia molto elevata anche in Italia, sia nel prevenire l’infezione, che la malattia conclamata” ha dichiarato il professor Manzoli.

Tanto per citare i dati relativi ai vaccinati con AstraZeneca, visto che il prodotto è stato spesso sotto i riflettori e ha avuto un percorso più accidentato, la percentuale di riduzione di infezioni, casi di malattia e decessi raggiunge il 99% “- riferisce Manzoli all’AdnKronos Salute.

Magari questo dato così alto si modificherà un po’ in futuro, ma non scenderebbe di tantissimo. Tutti e tre i vaccini, comunque, hanno avuto dati simili, gli intervalli di confidenza si sovrappongono. E posso dire che vanno al di là delle più rosee aspettative. Anche i dati preliminari sugli eventi avversi sono buoni, ma non li abbiamo potuti inserire per motivi tecnici. Peccato, perché potrebbero contribuire a rassicurare le persone che ne avessero bisogno“.


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