Riaperture, Galli: “Non voglio commentare. Sono in silenzio stampa”


Ieri il Consiglio dei Ministri guidato dal Premier Draghi ha dato il via libera sulle prossime aperture. Da domani il coprifuoco verrà slittato di un’ora, tutti a casa alle 23, alle 24 dal 7 giugno, mentre dal prossimo 21 giugno sarà completamente abolito. Coprifuoco che è stato uno degli argomenti più discussi in questi mesi soprattutto nei salotti televisivi. Continue lotte tra medici e politici sulla battaglia pro o contro il coprifuoco, da una parte lo schieramento prettamente legato alla salute mentre dall’altro quello economici. Tra i più fervidi sostenitori della lotta a mantenere attivo il coprifuoco c’era Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco-università degli Studi di Milano, che pochi giorno fa aveva ribadito di “avere la nausea di questo discorso“.

Pochi giorni dopo, su La7 aveva dichiarato di volersi prendere una pausa dalla tv: “Ho deciso di togliermi di mezzo per un po. Uno dei motivi per cui non voglio più venire a parlare è che non voglio più parlare di quella parola“, aveva detto Galli in quell’occasione, rispondendo alle domande sull’ipotesi di spostamento del coprifuoco. “Se si è convinti che il segnale corretto sia quello di un ulteriori ‘liberi tutti’, diamolo pure. Non ho voglia di fare il custode della purezza…“.

Intervistato questa mattina dall’AdnKronos Salute in merito allo slittamento d’orario, Massimo Galli ha ribadito il concetto: “Nulla da dire. In questo momento, come ho già più volte ripetuto, sono in ‘silenzio stampa’. Dirò la mia, se mi sarà richiesta, dopo il 25 maggio


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