Trombosi e vaccini, scoperta terapia ‘salvavita’: 62enne guarita senza complicazioni


Alcuni ricercatori austriaci hanno indagato sui rari casi di trombosi, rilevati a seguito della somministrazione dei vaccini di AstraZeneca e Johnson, confermando l’efficacia di una terapia precoce in grado di bloccare i fenomeni avversi nel loro stadio iniziale, prevenendo del tutto eventuali esiti tragici.

Trombosi legate ai vaccini: scoperta una terapia efficace per bloccarle

Si tratta di una terapia veloce basata sull’utilizzo di anticoagulanti non eparinici, immunoglobine ad alto dosaggio e prednisolone. I risultati della ricerca, condotta dagli scienziati dell’Ospedale Generale di Vienna guidati dal professor Paul Knöbl, sono stati diffusi tramite un articolo scientifico pubblicato sul ‘Journal of Thrombosis and Haemostatis’.

Nel testo si riporta un caso clinico trattato con successo grazie alla terapia in questione. L’equipe si è presa cura di una donna di 62 anni che, dopo essersi sottoposta al vaccino AstraZeneca, aveva sviluppato una trombocitopenia trombotica indotta dal farmaco stesso.

La paziente era giunta al pronto soccorso a causa della comparsa di alcune macchie ed ematomi sul corpo. A seguito di diversi accertamenti i sanitari hanno concordato la presenza di una trombosi in via di sviluppo. Di qui l’intervento tempestivo del team sfociato nella somministrazione di una elevata dose di immunoglobuline ad alto dosaggio per via endovenosa, cortisone e anticoagulanti specifici.

Gli stessi scienziati spiegano: “In seguito a terapia immediata con anticoagulanti non eparinici, IVIG ad alte dosi e prednisolone i parametri di laboratorio sono costantemente migliorati e la paziente è stata dimessa dall’ospedale senza complicanze trombotiche. Concludiamo che il trattamento si traduce in una risposta rapida senza complicazioni trombotiche”.

Dunque, una sorta di farmaco ‘salvavita’ che potrebbe bloccare sul nascere anche quei rari eventi avversi che continuano a creare panico tra la popolazione. In molti, infatti, continuano a rifiutare i vaccini di AstraZeneca e Johnson, accettando di sottoporsi alla vaccinazione solo se effettuata con Pfizer o Moderna.


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