Traffico illecito e maltrattamento di animali di compagnia: alcuni veterinari coinvolti sono napoletani


Proprio questa mattina è giunta la notizia dell’approvazione in Campania di un emendamento che vieta le catene al collo degli animali. Ma i maltrattamenti dei nostri amici a quattro zampe purtroppo non finiscono mai. I carabinieri del nucleo provinciale di Ancona hanno svolto indagini durate due anni per individuare ben oltre 50 persone accusate di maltrattamento e traffico illecito di animali sia in Italia che all’Estero. Un’operazione denominata Crudelia De Mon, come la cattiva del mondo Disney che utilizzava i dalmata per le sue pellicce. Le persone coinvolte sono principalmente allevatori e trasportatori. In particolare, sono stati denunciati anche 11 veterinari, di cui alcuni residenti in Campania, con esattezza a Napoli, per la falsificazione dei documenti per l’espatrio degli animali da compagnia. Le forze dell’ordine hanno ritrovato circa 77 cerificati sanitari falsi. I veterinari erano coinvolti anche in ben 52 amputazioni di orecchie illecite, utili a rendere più “appetibili” i cani per l’acquisto all’estero. Gli interventi erano spesso attribuiti a veterinari inesistenti o fuori dall’Italia, completamente inconsapevoli dell’accaduto. Due veterinari in provincia di Macerata sono stati denunciati per abuso di professione: avevano vaccinato ed installato illecitamente i microchip ai cani. Tutti cuccioli di razza: bassotti, Golden Retriever, mastini napoletani, pittbull e di razza corso.

I cani venivano anche importati, ma senza effettiva vaccinazione antirabbica e sotto i tre mesi di età, dunque illecitamente. Sono state arrestati circa 16 allevatori: nelle loro case i carabinieri hanno ritrovato numerosi documenti e certificati falsi. Tra il 2017 ed il 2019, risulta l’esecuzione di oltre 52 interventi di conchectomizzazione (amputazione di orecchie e coda). Le accuse mosse sono quindi di natura delittuosa ed i soggetti dovranno scontare la pena di 18 mesi di reclusione. Per i veterinari, accusati di maltrattamento, atti illeciti, falsificazione di atto pubblico, abuso della professione veterinaria e traffico illecito di animali da compagnia; la pena sarà di tre anni e ci saranno anche sanzioni pecuniarie.


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