Covid, De Luca annuncia: “Napoli sarà completamente vaccinata entro luglio”


Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a seguito della presentazione dello studio ‘Spes’, ha fatto il punto con la stampa parlando della campagna vaccinale che presto porterà la città di Napoli all’immunizzazione.

De Luca sull’immunizzazione di Napoli: “Entro luglio sarà completamente vaccinata”

Queste le sue parole: “Oggi la vaccinazione per i maturandi. Abbiamo dato priorità decidendo di chiudere in 3 giorni questa operazione per evitare che i ragazzi avessero qualche linea di febbre a ridosso dell’esame. Oggi si completa poi stiamo raccogliendo le prenotazioni per la fascia d’età dai 12 anni. Abbiamo già 120 mila iscritti”. 

“La Campania è la popolazione più giovane d’Italia. Abbiamo 200 mila cittadini giovani in più rispetto al Lazio a parità di popolazione. La campagna andrà avanti se il Governo e il commissario decideranno di dare più vaccini alla Campania così come abbiamo dato più vaccini alle regini più anziane a gennaio. Oggi abbiamo la conferenza delle regioni che discuterà la richiesta della Regione: si adotti lo stesso criterio per la regione più giovane d’Italia. Chiediamo che siano dati vaccini in proporzione al numero di giovani che abbiamo poi a settembre raggiungeremo l’equilibrio. Ancora oggi non abbiamo recuperato 30 mila vaccini della popolazione più anziana”. 

L’obiettivo di immunizzare la città di Napoli è stato confermato dal Governatore: “Napoli sarà completamente vaccinata entro luglio. Tutti quanti avranno una prima dose e una metà riceveranno anche i richiami. Già avere tutta la popolazione vaccinata è un risultato straordinario. Credo che avremo lo stesso per i capoluoghi di provincia quindi davvero potremmo presentarci come una Regione che ha fatto uno sforzo immane.

“Non avete idea di che cosa significa fare questo lavoro con 20 mila dipendenti in meno, c’è stato un impegno eroico del personale medico. Questo sforzo deve continuare senza fare la ricreazione perché poi dovremmo vedere a ottobre cosa dovremmo fare. Penso al personale medico che si è vaccinato a gennaio. L’Iss dovrà dirci se l’immunizzazione sussiste oppure dovremmo fare la terza dose. Serve poi una verifica attenta sulle varianti. In Inghilterra hanno aperto tutto ma adesso iniziano a fare qualche passo indietro perché la variante indiana ha determinato problemi. Il messaggio è di serenità. Stiamo uscendo dal calvario ma ne usciamo fino in fondo se stiamo attenti perché non c’è da sottovalutare nulla”.


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