L’agenzia dei farmaci registra 415 possibili casi di coagulazione del sangue post vaccino a vettori virali


L’agenzia dei farmaci dell’Unione Europea ha registrato possibili casi di coagulazione del sangue relativi alla somministrazione di alcuni vaccini a vettore virale. A renderlo noto è l’agenzia Reuters. Il 17 giugno, a Londra l’agenzia di regolamentazione dei farmaci dell’Unione Europea ha infatti scoperto 415 possibili casi di rara coagulazione del sangue con basso numero di piastrine nell’Area Economica Europea, su oltre 50 milioni di soggetti a cui sono stati somministrati i vaccini AstraZeneca e Johnson & Johnson per arrestare l’epidemia da Covid-19.

Georgy Genov, a capo della Agenzia Europea per i medicinali, in riunione ha fatto sapere che sono circa 10 i possibili casi tra poco meno di 6 milioni di persone che hanno avuto Johnson & Johnson e 405 casi tra i 45 milioni che hanno ricevuto AstraZeneca. Si parla di possibili casi di trombosi con sindrome da trombocitopenia (TTS).

Pasticcio vaccini e l’intervento di Aifa

Negli scorsi giorni abbiamo assistito al pasticcio vaccini per quanto riguarda la seconda dose in particolare per  AstraZeneca. L’agenzia Aifa ha dato l’ok al mix di vaccini: chi ha avuto la prima dose di AstraZeneca potrà tranquillamente avere come seconda Pfizer o Moderna, nonostante i lievi effetti collaterali riscontrati la risposta anticorporale è buona, secondo la commissione tecnico scientifica dell’Aifa e quindi si può proseguire su questa linea.

Sia il governo che il ministro Speranza ci tengono a precisare che faranno di tutto per fare chiarezza e rassicurare gli italiani per evitare che la campagna vaccinale proceda a rilento.


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