I temi del G20 a Napoli: i potenti si incontrano per costruire il mondo post pandemia


Si è aperto oggi alle 10:00 al Palazzo Reale di Napoli il G20 dell’ambiente; oggi e domani la città di Napoli resterà completamente blindata per accogliere i Grandi della Terra. Pronto a ricevere le delegazioni è il ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani, che ha già tenuto due bilaterali, con l’inviato speciale per il clima del presidente Usa, John Kerry, e con la ministra della Transizione ecologica della Francia, Barbara Pompili.

Tanti gli obiettivi e i temi che verranno trattati in questo G20 che ha come punto di focalizzazione l’ambiente, il clima e l’energia, per garantire il benessere, o quanto meno le basi di una società post pandemia.

Oggi i temi che verranno trattati riguarderanno l’ambiente e più precisamente la tutela di ecosistemi e biodiversità.

“Tra i principali relatori della prima sessione odierna figurano anche rappresentanti di organizzazioni internazionali e scientifiche e dei gruppi di coinvolgimento del G20”, si legge su Twitter.

G20 Ambiente, Clima ed Energia”, la grande ambizione dell’Italia: conciliare tutela e ambientale con progresso e benessere umano, ponendo la transizione ecologica al centro dell’agenda politica e promuovendo una risposta coordinata e globale alle pandemie che sia fondata sulla scienza.

Il G20 di Napoli del 22 e 23 luglio fornirà una panoramica che attinge ai contenuti di molti mesi di incontri, scambi di esperienze e confronto tra le delegazioni internazionali e i tecnici impegnati nell’individuare risposte coordinate, efficaci ed eque per gettare le basi per un futuro prospero e sostenibile.

La Presidenza italiana, consapevole del proprio compito, ha avanzato proposte chiave a livello mondiale per spronare la comunità internazionale verso obiettivi ambiziosi. Il 2021 è infatti un anno cruciale per la transizione ecologica e climatica, con una serie di eventi globali che si svolgeranno nei prossimi mesi: la Conferenza delle Parti (COP) delle tre Convenzioni di Rio sui cambiamenti climatici, la biodiversità e la desertificazione (UNFCCC COP26, CBD COP 15 e UNCCD COP 15), il lancio del Decennio delle Nazioni Unite sul ripristino dell’ecosistema, il Summit sui sistemi alimentari delle Nazioni Unite e la Conferenza oceanica delle Nazioni Unite.

I temi chiave della discussione includeranno:

  • combattere il cambiamento climatico,
  • accelerare la transizione ecologica,
  • rendere i flussi finanziari coerenti con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi,
  • opportunità di recupero sostenibile e inclusivo consentite da soluzioni tecnologiche innovative del settore energetico
  • costruire edifici intelligenti, resilienti e città sostenibili.

La transizione ecologica non può più essere rimandata e deve essere socialmente sostenibile. Un nuovo percorso parte da Napoli e vedrà l’Italia sempre più in prima linea per accelerare la transizione e per non lasciare indietro nessuno.

“Attenzione prioritaria – ha dichiarato il ministro Cingolani secondo quanto si apprende da Rai News – dovrebbe anche essere prestata alla protezione, alla conservazione, alla gestione sostenibile e al ripristino delle terre degradate, alla gestione sostenibile delle risorse idriche, gli oceani e i mari. Inoltre, è fondamentale riconoscere il grave impatto dei rifiuti marini sugli ecosistemi marini, le zone costiere, la pesca e il turismo.

Siamo qui riuniti oggi in un contesto che sottolinea il ruolo chiave svolto dai ministeri dell’Ambiente di tutto il mondo nel garantire le basi della società post-pandemia. Si tratta di decisioni importanti che mettono 20 paesi del mondo che da soli fanno l’80% del Pil e più dell’80% della Co2 emessa. Si tratta di metterli d’accordo su misure molto impellenti non più procrastinabili. L’obiettivo primario è che se continuiamo a produrre anidride carbonica e altri gas climalteranti in ogni attività umana, aumenteranno l’effetto serra in maniera irreparabile e il pianeta andrà incontro alla desertificazione e scioglimento dei ghiacci.

Noi adesso abbiamo un piano, quello del Recovery plan e 4 settori primari: fortissimo investimento sull’ambiente, monitoraggio delle coste, riforestazione, acque, l’efficientamento energetico delle case. Dobbiamo portare la frazione dell’energia elettrica che noi consumiamo a 70% di rinnovabile, oggi siamo intorno a un terzo”.

Domani, 23 luglio 2021, invece si parlerà di Energia e Clima, per la prima volta in coppia al G20. L’obiettivo è quello di garantire, dopo la pandemia, una ripartenza sostenibile, grazie a soluzioni tecnologiche innovative, fino allo sviluppo di città smart.


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