Variante Delta, Silvestri: “In Gran Bretagna è in ritirata senza lockdown. Fidiamoci della scienza”


La Variante Delta è in ritirata in Gran Bretagna, a spiegarlo è il virologo Guido Silvestri che spiega uno studio condotto dall’ONS del Governo del Regno Unito e che mostra il calo dei decessi rispetto al numero dei casi tra la seconda e la terza ondata di Covid.

Nei primi 50 giorni della seconda ondata, novembre 2020, morivano circa 400 persone al giorno di Covid-19, mentre nella terza ondata, grazie anche all’aiuto dei vaccini, nonostante il numero dei casi cresciuto a causa della variante Delta, sono stati davvero pochi i decessi registrati. Quando è stato condotto lo studio, gli ultimi dati disponibili erano quelli del 2 luglio con solo 8 decessi.

Guido Silvestri ha detto la sua sulla pagina Facebook, da lui fondata, Pillole di Ottimismo e si è soffermato proprio su questo aspetto, sottolineando come, nonostante la variante Delta spopoli e Boris Johnson abbia revocato la quasi totalità delle chiusure il 19 luglio, i casi e i decessi sono in discesa.

Queste le sue parole:

I chiusuristi/pessimisti che hanno fatto un tifo indiavolato per la variante Delta nel Regno Unito, sperando che potesse indurre il paese a nuovi lockdowns, in questi ultimi giorni stanno masticando amaro. Infatti i nuovi casi di infezione da SARS-CoV-2 sono in calo netto (media mobile a 7 giorni, 7-DMA, passata da un picco di 47.120 casi a 32.507, con riduzione del 31% in pochi giorni), e questo senza nessun lockdown, nonostante le loro accorate invocazioni“.

Questo perché Boris Johnson si è fidato della scienza ed ha insistito con la pianificata riapertura totale senza ascoltare le solite cassandre che danno i numeri al lotto (vedi la storia dei 1.300 morti al giorno a luglio). Tanto di cappello quindi allo “scap’cciat” di Ten Downing street, che sui vaccini ha certamente fatto la scommessa giusta. Detto questo, è anche importante notare che la letalità calcolata di questa ondata estiva di SARS-CoV-2 a “variante Delta” in UK sia al momento dello 0,12% contro il 2,19% dell’ondata dell’autunno/inverno scorso (circa 18 volte minore, e scusate se è poco)“.

Il virologo attribuisce gran parte del calo della mortalità ai vaccini, ribadendo quanto è fondamentale ricevere la somministrazione: “E’ difficile dire cosa esattamente abbia determinato questo drammatico calo di letalità tra le due ondate. Certamente gran parte del merito va alla vaccinazione di massa, ma non è escluso un contributo della stagione estiva, mentre nell’ambiente dei virologi veri (giusto per distinguersi da biologi del sonno ed esperti di culatello) si sussurra che se la Delta è molto efficace a trasmettersi forse è meno brava a causare malattia severa. Oppure che un virus che si diffonde molto velocemente tende a “bruciare” più rapidamente il pool di individui suscettibili all’infezione stessa“.

Come già detto, la variante Delta è in ritirata, nonostante da circa 10 giorni, in Gran Bretagna non ci sono più chiusure: “Comunque sia, il fatto che la temutissima “onda Delta” di COVID nel Regno Unito sia entrata in fase di ritirata senza neppure l’ombra di un lockdown e con indici di letalità molto bassi rispetto all’ondata dell’inverno 2020-2021 rappresenta una grandissima vittoria per la scienza e la medicina del XXI secolo, fatta di vaccini, anticorpi monoclonali, farmaci immuno-modulatori etc, nei confronti di rimedi medievali come chiusure generalizzate, frontiere militarizzate, coprifuochi e via discorrendo. Questa osservazione dispiacerà molto ai nostalgici del pessimismo chiusurista, ma costituisce un motivo di orgoglio e soddisfazione per tutti coloro che, come noi, vogliono tornare a fare una vita pienamente normale, protetti dalla scienza, dai vaccini, e dal sano e sereno ottimismo che da essi deriva“.


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