Vaccini a Napoli, Verdoliva: “I no-vax sono pochissimi. Dobbiamo convincere gli scettici”


Il direttore generale dell’Asl Napoli 1, Ciro Verdoliva, intervenuto alla trasmissione ‘Barba&Capelli’ su Radio Crc, ha fatto il punto sulla questione vaccini, ribadendo la necessità di convincere gli scettici ad aderire alla campagna per frenare la diffusione del covid.

Napoli, Verdoliva sui vaccini: “Serve aiuto per gli scettici”

Nonostante la buona copertura vaccinale raggiunta in Campania, permane ancora una percentuale di popolazione, seppur bassa, non intenzionata ad effettuare il vaccino. Su tale punto Verdoliva ha chiarito: “I No-Vax sono pochissimi. Ad essere tanti sono i non convinti. E su questi noi dobbiamo mettere la nostra massima attenzione per convincerli a proteggersi e a tutelare gli altri attraverso il dovere civico”. 

Nei giorni scorsi si era sollevato anche il problema relativo ai soggetti che, pur avendo aderito alla campagna, a seguito della convocazione non si erano presentati in sede per la somministrazione. Altro problema che, secondo quanto riferito da Verdoliva, è in via di risoluzione: “Abbiamo messo in campouna piattaforma rivolta agli assenti che sono 25mila e con le telefonate abbiamo recuperato il 40% riconvocandoli. Stiamo chiamando anche gli assenti della seconda dose, abbiamo capito le motivazioni: numeri di telefono sbagliati ad esempio. In un’epoca dove tutto è tecnologico alla fine la telefonata ha risolto migliaia di questi casi”.

Bisogna, tuttavia, convincere gli scettici facendo leva sull’importanza della famiglia e della prossimità: “I dati a Napoli su over 50 sono buoni. Per gli over 80 siamo all’80%, i 70-80 siamo al 70%, i 60-70 al 65%. Per gli under 50 mancano ancora migliaia di persone. In città si registrano assenze per fasce d’età o dove l’assenza è omogenea come nella zona orientale. Sul territorio abbiamo però sentinelle come le farmacie e i medici di base”.

Quanto alle modalità di rilascio del Green Pass ha chiarito: “Il green pass si genera automaticamente dalle piattaforme regionali che registrano i dati. Serve un po’ di tempo per avere risposta perché tanti cittadini stanno completando il ciclo vaccinale. Noi abbiamo notato che chi ha avuto la seconda dose il 14 luglio non riesce ad avere il green pass: evidentemente c’è un problema informatico che è tutto automatico”.

Infine, sulla riapertura delle scuole: “Chi si vaccina ha una protezione alta, anche il vaccinato può ammalarsi ma in modo lieve. Se analizziamo i dati delle fasce d’età 12-19 su 83mila abbiamo avuto 34mila adesioni e quindi il 41%, ne mancano 49mila e abbiamo una percentuale al di sotto della soglia per l’immunità di gregge. Il 15 settembre sembra lontano ma in realtà è fra 1 mese e mezzo”.

Intanto il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha già anticipato che in assenza di un’adeguata copertura vaccinale potrebbe slittare l’inizio dell’anno scolastico in presenza, promuovendo ancora una volta il regime di didattica a distanza.


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