Green Pass, il chiarimento: i titolari non devono controllare l’identità dei clienti


A pochi giorni dall’entrata in vigore dell’obbligo di Green Pass per accedere ai luoghi al chiuso, cresce la difficoltà dei titolari delle attività economiche, costretti ad avviare rigidi controlli. In molti avevano già esposto la problematica, presentando anche un quesito al Garante della Privacy, mettendo in luce il fatto che il gestore di un’attività non può ricoprire le funzioni di un pubblico ufficiale. Di qui il chiarimento del Governo che invita gli interessati a controllare soltanto il pass, non l’identità di chi lo esibisce.

Green Pass e controlli: il chiarimento del Governo

Le linee guida del Governo nelle prossime ore saranno confermate da un’apposita Faq o da una circolare del Viminale. Stando alle anticipazioni fornite da ‘Il Corriere della Sera’, l’esecutivo ha chiarito che il ristoratore, titolare o gestore di un’attività è tenuto soltanto a verificare che il cliente sia in possesso del Green Pass, senza andarne a verificare l’identità.

Non essendo pubblici ufficiali, dunque, dovranno effettuare il controllo verificando semplicemente che il soggetto sia provvisto dell’attestato. Saranno le forze dell’ordine che, in caso di un eventuale controllo, potranno denunciare per falso i soggetti se la loro identità non corrisponde a quella indicata sul certificato.

Intanto sono già scattate le prime sanzioni non solo per i clienti ma anche per gli esercenti che non hanno rispettato la normativa in vigore. Diversi, infatti, sono i commercianti che hanno deciso di non effettuare i controlli previsti dal provvedimento.

 

 


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