Il sindaco di Acerra contro DeMa: “Non saremo la discarica di Roma, scellerata autorizzazione”


L’argomento del giorno è la notizia dei rifiuti di Roma che verranno accolti a Napoli. La decisione è stata annunciata dal sindaco Luigi de Magistris e ha spiazzato un po’ tutti, in primis il primo cittadino di Acerra, Raffaele Lettieri. I rifiuti, circa 150 tonnellate al giorno, potrebbero essere smaltiti proprio ad Acerra.

LA LETTERA DEL SINDACO DI ACERRA A DEMA CONTRO I RIFIUTI DI ROMA

Con un post sul suo profilo Facebook, il sindaco Lettieri ha voluto esprimere la propria contrarietà a tale decisione pubblicando la lettera inviata al suo collega de Magistris:

Ho inviato una nota al Sindaco della Città Metropolitana di Napoli per esprimere la contrarietà di Acerra all’autorizzazione di Città Metropolitana ad accogliere i rifiuti di Roma. La solidarietà di Napoli alla Capitale in realtà è solidarietà di Acerra a discapito degli acerrani“.

Una lettera che usa parole al vetriolo contro il sindaco di Napoli:

“Egregio Sindaco De Magistris,
apprendiamo con stupore e sconcerto dagli organi di stampa, che sarebbe stata data l’autorizzazione dal 4 ottobre, esattamente da quando Lei non sarà più Sindaco della Città Metropolitana di Napoli, ad accogliere la richiesta di Ama per trattare negli impianti della provincia di Napoli i rifiuti prodotti nella Città a Roma. Premesso che nella Sua comunicazione non si indica con chiarezza quali saranno gli impianti della Città Metropolitana che saranno utilizzati per salvare la Città di Roma, ma siamo certi che questa Sua grave decisione significherà scaricare, proprio dal giorno successivo alla fine del Suo mandato, il problema di Roma, del Lazio, di Napoli, sul nostro territorio. Lei parla di “coesione sociale ed istituzionale” di “leale cooperazione ed aiutare con solidarietà chi si trova in difficoltà”, ma tutto questo operato attraverso SAPNA significa che la “solidarietà”, la “coesione sociale ed istituzionale” la “leale cooperazione” di Napoli verso Roma, in realtà, non sarà altro che “solidarietà”, “coesione sociale ed istituzionale”, “leale cooperazione” di Acerra a discapito degli Acerrani.

E’ un atteggiamento non sostenibile. Una preoccupante comunicazione che Lei fa proprio a ridosso del 29 agosto, una data, momento simbolico delle lotte per l’ambiente in Campania, molto significativa per la Comunità che mi onoro di guidare. E proprio nonostante quelle lotte, i nostri cittadini già sopportano l’imposizione del termovalorizzatore. Oltretutto, a dimostrazione della straordinarietà degli Acerrani, sono impegnati a raggiungere livelli di raccolta differenziata dei rifiuti urbani da primato europeo, cosa che non fanno altri territori campani e italiani. In qualità di Sindaco della Città di Acerra annuncio la nostra più netta contrarietà a tale decisione e l’intenzione di mettere in atto tutto il possibile e nei confini previsti dalla legge, per ostacolare questa Sua scellerata autorizzazione, al fine di tutelare il nostro territorio e la nostra popolazione che non merita tutto questo. Non permetteremo che la colpa dell’inettitudine di altri ricada sul nostro territorio: non consentiremo che Acerra diventi la discarica delle beghe e delle furbizie di altri e della spazzatura della Capitale.

Piuttosto, vorremo suggerire di “copiare” le buone pratiche che la nostra Città e i nostri Cittadini adottano in materia; suggeriamo a Lei, ma anche ai futuri amministratori della Città Metropolitana di Napoli e di Roma, di agire esattamente come fanno quotidianamente i cittadini di Acerra, pratiche necessarie e utili a consentire di gestire dignitosamente il ciclo dei rifiuti urbani nei territori interessati, senza scaricare i problemi su altri luoghi. Queste potrebbero essere, finalmente, decisioni che potranno superare la grave situazione della Città di Roma come di altre città. Sindaco De Magistris, Acerra è contraria all’impiego dell’inceneritore o di altri impianti, per smaltire i rifiuti provenienti da Roma. Acerra e gli Acerrani non molleranno di un centimetro su questo, perché l’obiettivo resta di scongiurare questa possibile condanna del nostro territorio che Lei e qualcun altro, avete deciso senza alcuna giustificazione“.


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