Covid, il Governo pensa all’obbligo vaccinale: come potrebbe funzionare


Nella conferenza stampa di ieri pomeriggio, alla quale hanno partecipato il Premier Draghi e alcuni ministri, si è discusso dell’estensione del green pass, dell’obbligo vaccinale e della possibilità della terza dose. Draghi ha confermato che il Governo sta lavorando a tutte e tre le idee e appena sarà possibile verranno applicate.

Al momento in Italia sono 78.497.024 il totale delle dosi somministrate. Le persone totalmente immunizzate invece sono 38.284.063, pari al 70,88% della popolazione over 12.

Prima che però l’obbligo vaccinale venga esteso in Italia c’è bisogno di un passaggio decisivo. E’ necessario che anche in Italia e in Europa succeda quello che è accaduto negli Stati Uniti, dove la Fda ha approvato il farmaco di Pfizer. Il vaccino dovrà anzitutto essere dichiarato dall’Ema (Agenzia europea del farmaco) e dall’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) non più farmaco emergenziale ma ordinario.

Obbligo vaccinale – come funziona

La Food and drug administration (Fda) ha approvato in via definitiva il vaccino Pfizer dai 16 anni in su, mentre persiste l’uso emergenziale per i ragazzi tra 12 e 15 anni e per gli immunodepressi. L’Ema deve esprimersi entro la fine di settembre. Soltanto a quel punto potrà partire l’iter legislativo per portare il vaccino obbligatorio in Parlamento.

Se però si dovesse arrivare all’obbligo vaccinale, vorrà dire che il piano del Governo di arrivare almeno all’80% della popolazione immunizzata, sarà quanto meno un po’ fallito.

Già oggi l’obbligo vaccinale vale per alcune categorie (medici, infermieri e personale sanitario). Chi rifiuta il vaccino rischia la sospensione dal lavoro e dallo stipendio e la destinazione ad altro incarico. Ma questa vale soltanto fino al 31 dicembre 2021, data di scadenza fissata dalla legge. L’obbligo vaccinale, spiega il quotidiano “La Repubblica”, potrebbe riguardare l’intera popolazione compresa nella campagna vaccinale (dunque al momento gli over 12), solo alcune fasce di età o alcune categorie di lavoratori più a rischio contagio e trasmissione del virus.

Nel decreto dovranno però essere definite anche le sanzioni per chi decide di non vaccinarsi. Potrebbe trattarsi di una multa, una responsabilità penale o la sospensione dal lavoro o dalle attività che prevedranno l’obbligo.

Il precedente c’è già: il decreto vaccini del ministro Lorenzin, convertito in legge nel luglio 2017, ha portato il numero di vaccinazioni obbligatorie a dieci per i minori di età compresa tra 0 e 16 anni e per i minori stranieri non accompagnati. Sono obbligatorie le vaccinazioni contro la poliomielite, la difterite, il tetano, l’epatite B, la pertosse, l’Haemophilus influenzae tipo b, il morbillo, la rosolia, la parotite e la varicella. Altrimenti non ci si può iscrivere a scuola.

Attualmente l’obbligo vaccinale contro Covid-19 è in vigore in Turkmenistan e in Indonesia. In Grecia e Ungheria, come in Italia, l’obbligo vale per il personale sanitario mentre in Francia è stato esteso ad alcune categorie come i pompieri.


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