Selvaggia Lucarelli: “A Napoli matrimoni kitsch” e il web s’indigna


Scivolone della bella e prosperosa blogger Selvaggia Lucarelli che, in un post pubblicato lo scorso 8 Agosto sulla propria pagina Fb, si è lasciata andare ad un commento che ha scatenato l’ira dei suoi lettori partenopei. È proprio vero che quando si tratta di Napoli è molto facile cadere in battute ed allusioni di cattivo gusto, non dimentichiamo che c’è chi ci ha costruito una vera e propria fortuna sulla reiterazione dello stereotipo del napoletano insolente, cafone e criminale.

Ma Selvaggia Lucarelli sembra ignorare tale dinamica, tacciando il popolo partenopeo di eccessiva e sproporzionata permalosità, scatenando in questo modo un vespaio di polemiche che non accenna a placarsi.

La querelle si è scatenata a seguito di un post in cui Selvaggia, dopo aver postato una fotografia di un matrimonio piuttosto appariscente e di cattivo gusto scrive: “Amici. Se anche voi come me eravate convinti che i matrimoni napoletani fossero un tantino kitsch, e’ perché non vi eravate ancora imbattuti in un grosso, grasso matrimonio croato. Una meraviglia!”

Foto Lucarelli

Un commento che non è piaciuto ai tanti lettori partenopei che hanno contestato vivacemente l’opinione della Lucarelli che, invece di correggere il tiro, ha deciso di rincarare la dose rispondendo con arroganza e una buona dose di alterigia:

“ Ma quindi avete scritto in massa a Sky e agli sceneggiatori di Gomorra per dire che non siete tutti camorristi? A Garrone per dire che non volete partecipare tutti al gf? Potrei andare avanti ore ovviamente ma mi limito a dire: i genovesi sono mediamente tirchi, e’ vero. Ho padre genovese e mille parenti. Esistono parodie, barzellette, video su youtube sull’argomento. Nessuno si risente, quando si fa notare. A Catania, per il fenomeno trash prediciottesimo nessuno ha fatto crociate per difendere la città. Chi non si riconosce in quella roba ci ride su. Questa roba qui succede solo quando tocchi Napoli, in cui tra l’altro il matrimonio kitsch esiste eccome, e’ diventato oggetto di mille parodie, film, documentari , programmi tv , racconti e anche sketch di comici locali e non che andate ad applaudire. Lo sdegno, riservatelo alla politica locale, ai vostri concittadini che non fanno crescere la vostra stupenda città, alla malavita, alle cose serie insomma. Io vivo a Milano e onestamente sono più sdegnata per lo schifo che è accaduto con l’expo che per qualche barzelletta sui milanesi bauscia e arroganti. E soprattutto: siete la culla della commedia. Praticate anche l’autoironia, che l’ironia viene più facile a tutti”

Forse la bella Lucarelli dimentica che i napoletani hanno disconosciuto anche la serie Tv Gomorra così come hanno fortemente osteggiato i programmi mandati in onda su Real Time (vedi quell’insopportabile boss delle cerimonie a cui proprio Selvaggia Lucarelli rimanda) e numerose sono state le lettere di protesta contro chi ha continuato e continua a lanciare messaggi discriminatori nei confronti della nostra città, e non perché siamo un popolo permaloso, scontroso e suscettibile, ma perché per secoli grazie a simili frasi, a simili commenti e a simili rappresentazioni, qualcuno ha gioito (e ha guadagnato) nel costruire un’immagine di Napoli distorta, immagine che deve essere smantellata per far si che il nostro Sud torni ad essere ciò che era a dispetto di chi, per oltre 150 anni, ha lucrato e distrutto la nostra terra.


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