“Vesuvio lavali”, 10mila euro di multa all’Udinese: razzismo “risolto” con una pena ridicola


Il Giudice Sportivo ha deciso di punire l’Udinese, per i cori razzisti dei tifosi nei confronti della città di Napoli, con una multa da 10mila euro. Un provvedimento, tuttavia, che non appare del tutto risolutivo di un problema che si trascina ormai da anni e che, per la sua stessa gravità, richiederebbe pene molto più severe.

Udinese, la decisione del Giudice Sportivo per i cori contro il Napoli: multa da 10 mila euro

Subito dopo il terzo gol di Koulibaly, che ha portato il Napoli verso la vittoria, dagli spalti si è elevato il solito coro ‘Vesuvio, lavali col fuoco’. Un ritornello dominante negli stadi italiani e che inneggia alla morte di un intero popolo ma che, purtroppo, non riceve alcuna attenzione mediatica a livello nazionale.

Al contrario, la tematica del razzismo, di cui tutti si fingono strenui oppositori, era balzata da un organo di informazione all’altro quando, relativamente alla causa del ‘Black Lives Matter’, a destare polemica era stato il comportamento della Nazionale italiana che aveva deciso di non inginocchiarsi.

Inoltre, se da un lato la stampa internazionale è sempre più attenta a sottolineare i punti di debolezza del capoluogo partenopeo, seppur presenti in altre città, dall’altro poco si presta a condannare l’atteggiamento insensato, offensivo e soprattutto poco sportivo, di alcune tifoserie, mosse da un vero e proprio sentimento di odio nei confronti della città di Napoli e del suo popolo.

E’ diventata quasi un’abitudine quella di ascoltare cori discriminatori contro i partenopei, probabilmente alimentata proprio da provvedimenti tutt’altro che giusti e coerenti. Non si tratta di ironia, né di semplici frasi pronunciate a scapito degli avversari ma di veri e propri atteggiamenti discriminatori e razzisti contro un intero popolo, che oltrepassano la fede calcistica. Argomenti seri che andrebbero affrontati con maggior rigore, non con una semplice multa inflitta pur sapendo che alla prossima occasione non trapelerà alcun segno di cambiamento.


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