Caserta, uomo con ictus salvato dai medici dell’ospedale: rischiava la paralisi a vita


Un complesso intervento chirurgico ha salvato un uomo colpito da ictus da una condizione di disabilità permanente: questo è quanto accaduto a Caserta, all’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano.

Qui un paziente di 61 anni è giunto in Pronto Soccorso per ictus ischemico, con emiparesi totale del lato destro del corpo. Dopo una rapida valutazione clinica del neurologo, allertato dal medico del PS, il paziente è stato sottoposto a un’Angio-TC. L’esame ha evidenziato un’occlusione del tratto M1 dell’arteria cerebrale media, una delle più importanti.

Occorreva dunque ripristinare rapidamente il flusso del sangue e l’ossigenazione della porzione del cervello interessata, per scongiurarne la necrosi irreversibile, che avrebbe condannato l’uomo a una grave disabilità. Era trascorso poco tempo dall’insorgenza della sintomatologia, e la finestra temporale, da 1 a 6 ore, era quella utile per intervenire con un doppio trattamento fondamentale: trombolisi e tromboaspirazione.

Nello specifico, la trombolisi viene eseguita dal neurologo per favorire la dissoluzione del trombo, e la tromboaspirazione meccanica è affidata al radiologo interventista. Quest’ultimo, in sala angiografica, punge in sede inguinale l’arteria femorale comune, inserisce dei cateteri specifici di piccole dimensioni, con questi naviga nel torrente vascolare, raggiunge l’arteria cerebrale occlusa e, con un sistema di aspirazione continua forzata, ingaggia, cattura e rimuove il trombo.

In tal modo, la cerebrale media è stata ricanalizzata e il flusso cerebrale ripristinato. “La procedura è di natura mininvasiva“, spiega il dott. Giovanni Moggio, direttore dell’Unità operativa di Angioradiologia Interventistica. “Offre al malato il vantaggio di minimizzare le eventuali complicanze post trattamento e di riprendersi rapidamente”.

Il paziente di 61 anni è ora ricoverato nella Stroke Unit, sta bene, e dopo le dimissioni sarà trasferito in un istituto di neuroriabilitazione altamente qualificato. La tempestività dei medici dell’ospedale di Caserta ha avuto un ruolo fondamentale nell’esito positivi della vicenda, e le procedure messe in campo hanno consentito all’uomo di recuperare la motilità degli arti e l’uso della parola, compromessi dall’ictus.


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