Terza dose, Crisanti: “Devono farla tutti. Il Green Pass deve durare solo 6 mesi”


La campagna dedicata alla terza dose di vaccino anti-covid al momento sta interessando soltanto alcune categorie di soggetti ma, secondo il professor Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova, ben presto potrebbe coinvolgere tutti.

Terza dose vaccino, Crisanti: “Per tutti”

Di recente l’EMA, Agenzia Europea per i Medicinali, si è espressa sul terzo richiamo raccomandandolo alle persone con sistema immunitario gravemente indebolito. La somministrazione, tuttavia, secondo l’ente, potrebbe essere presa in considerazione anche per le persone di età pari o superiore ai 18 anni con sistema immunitario normale.

Ciò in quanto, valutando i dati relativi al vaccino Pfizer, l’EMA ha evidenziato un aumento dei livelli anticorpali, nelle persone dai 18 ai 55 anni, quando viene effettuata una terza dose a distanza di sei mesi dalla seconda. Una raccomandazione ben vista dal professor Crisanti che, all’Adnkronos Salute, ha rivelato: “La terza dose deve coinvolgere praticamente tutti. Deve ripercorrere tutto quello che abbiamo fatto con la prima e la seconda altrimenti non avremo la copertura necessaria”.

La somministrazione della dose booster a tutta la popolazione, secondo l’esperto, dovrebbe apportare anche alcune modifiche alla durata del Green Pass: “Non è pensabile aspettare i 12 mesi della scadenza del Green Pass perché così la misura, dal punto di vista della sanità pubblica, non ha senso. Se vogliamo renderlo uno strumento di sanità pubblica il Green Pass deve durare 6 mesi”.

La certificazione verde, dunque, a sua detta, non dovrebbe durare un anno bensì la metà, potendo essere rinnovata soltanto a seguito della terza vaccinazione da effettuare dopo sei mesi dal completamento del doppio ciclo vaccinale. Nonostante la situazione italiana appare tranquilla Crisanti avverte: “Dobbiamo portare avanti un programma sistematico di vaccinazione che preveda anche la terza dose. Altrimenti arriveremmo a una situazione peggiore dell’Inghilterra nel giro di quattro mesi”.

Sulla stessa scia anche il professor Sergio Abrignani, medico immunologo dell’Università Statale di Milano e membro del Comitato Tecnico Scientifico, che in un’intervista rilasciata ad ‘HuffPost’, ha anticipato che con il passar del tempo la somministrazione della terza dose potrebbe riguardare tutti.


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