Funerali Tullio e Giuseppe, Don Battaglia: “Scegliete la vita, il rancore avvelena”


Oggi, nel Santuario di San Ciro a Portici, si sono svolti i funerali di Tullio Pagliaro e Giuseppe Fusella. Una grande partecipazione e un profondo dolore hanno contrassegnato la cerimonia officiata da Don Mimmo Battaglia: la sua lunga omelia, riportata da Il Corriere del Mezzogiorno, ha trasmesso la più totale vicinanza dell’arcivescovo alla famiglia e agli amici dei due giovani.

È il tempo del silenzio“, ha esordito Don Mimmo Battaglia. “Un silenzio attraversato da cima a fondo da un dolore fortissimo, lo stesso dolore di Maria sotto la croce del figlio. Ci capita a volte di chiederci dov’è Dio, dov’è Gesù: pensiamo che Gesù è sulla strada e piange con noi.

Oggi piange con noi per l’insensatezza di questa morte, per le famiglie che hanno perso un figlio e anche per quella sfasciata da queste morti. A questa mancanza solo il tempo e la fede daranno consolazione”. Don Mimmo Battaglia si è quindi rivolto direttamente ai genitori dei due ragazzi, uomini e donne dal cuore spezzato, che nessuna parola umana potrà mai guarire.

Mamma Rosaria, mamma Imma, papà Oreste, papà Sandro. Permettetemi di chiamarvi per nome vi parlo con affetto sincero. Io non sono Gesù, non posso restituire Tullio e Giuseppe al vostro abbraccio. Comprendo la vostra disperazione e la vostra impotenza.

Sono con voi, siamo con voi come comunità e serve una promessa che facciamo davanti ai ragazzi e ai loro amici: comprendo la vostra incredulità nutrita dal dolore e dalla rabbia, vi prego ragazzi, questa morte non deve essere inutile. Avete due strade davanti: seminare i semi della speranza e dell’avvenire oppure l’odio, ma ogni volta che provate rancore e odio avvelenate voi stessi.

Scegliete la vita, avete toccato con mano come la violenza può rovinare famiglie. Vi invito a mettere la vostra energia, la passione e bellezza dei vostri animi al servizio del bene. Accogliete nel vostro cuore queste due mamme straziate dal dolore e sostenetele. Vorrei tanto che si spegnessero i riflettori su questa vicenda e si accendessero altri riflettori”.

I funerali di Tullio e Giuseppe hanno unito un’intera comunità, mentre Don Mimmo Battaglia ha dimostrato come si possano trovare parole di speranza anche di fronte a una tragedia così immane. Del resto sono parole di speranza anche quelle scritte sullo striscione dedicato ai ragazzi: “I due giovani diventati santi per mano di un malvagio resteranno per sempre nei cuori di tutti noi”.


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