Koulibaly e Ghoulam premiati per il loro impegno sociale: “Doneremo sempre sorrisi agli altri”


“Nessuno vince da solo”. E’ questo il principio che ha spinto l’Arci Mediterraneo, guidata da Mariano Anniciello, a premiare le personalità che si sono distinte per il loro impegno sociale negli ultimi mesi. Specialmente col covid, sono tante le persone finite per strada che hanno perso un lavoro e che hanno avuto bisogno di aiuto, che sia una coperta o un pasto caldo. Il premio Rete Mediterranea per l’Impatto sociale è stato consegnato nella giornata dei Diritti Umani presso il teatro Sannazaro.

IMPEGNO SOCIALE, PREMIATI GHOULAM E KOULIBALY

Tra i premiati anche due calciatori del Napoli, Koulibaly e Ghoulam, da sempre in prima linea nel sostenere chi è in difficoltà che hanno ricevuto questa motivazione: “Per la loro opera di solidarietà in strada ad aiutare chi ha bisogno e per la loro vicinanza ai piccola ammalati negli ospedali per provare a regalare un sorriso ai bambini o a chi è in difficoltà“. Kalidou Koulibaly ha dichiarato:

Parlare di persone che si impegnano per la solidarietà è molto importante ci fa capire che la strada che abbiamo intrapreso è l’unica strada possibile per aiutare gli altri. Ho sempre fatto di tutto per realizzare i miei sogni ma se non avessi avuto persone che mi stavano accanto non ci sarei riuscito. Dobbiamo ricordarci sempre di chi ha bisogno”.

Dello stesso pensiero il suo compagno di squadra, Ghoulam, premiato anche lui:

Sono orgoglioso di ricevere questo premio, continueremo a fare quello che abbiamo sempre fatto, aiutare gli altri, dare sorrisi ma lo faremo col silenzio e la discrezione che la nostra religione ci impone”.

Presente il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi:

Napoli accoglie tutti e tutti sono fratelli di un mondo aperto fatto di tanti popoli che hanno trovato casa qui. Dobbiamo sempre lavorare per rendere ancora più capace di accogliere. A Napoli ci sono persone che sanno sempre abbracciare, anche con il Covid, perché hanno capito che ci si abbraccia con la vicinanza del cuore”.

E anche quello di San Giorgio a Cremano, Zinno:

Il Premio Rete Mediterranea per l’Impatto Sociale è un riconoscimento rivolto a coloro che hanno fatto della solidarietà un impegno coerente e costante nella propria vita, attraverso azioni di sostegno nei confronti di chi ha maggiormente bisogno di aiuto. Ogni giorno parliamo di accoglienza, protezione ed inclusione, consapevoli che il presente delle nostre società è ricco di diversità e si fonda ormai su relazioni interculturali. Eppure spesso dimentichiamo che proteggere ed includere si declinano innanzitutto nella difesa della dignità e dei diritti dell’uomo. Arci Mediterraneo da 30 anni svolge proprio questa missione: costruire accoglienza, creare sviluppo e condividere solidarietà. Abbiamo il dovere di guardare oltre i confini e i pregiudizi verso un Mediterraneo di pace perchè nessuno è invisibile e nessuno deve sentirsi ultimo“.

Un riconoscimento è stato assegnato anche al Dottor Paolo Ascierto per la sua lotta al covid:

La storia ci insegna che dalle pandemie si esce ma senza un programma di vaccinazione mondiale non ne usciremo, non si può lasciare parti del mondo sole, occorre uno sforzo per vaccinare tutti. E ne usciremo. Lo stesso sforzo che hanno fatto molto dei ragazzi con cui lavoro. Se siamo riusciti a portare a livelli altissimi l’oncologia napoletana lo devo soprattutto a loro che con contratti irrisori percepivano uno stipendio basso restando dalle 8 di mattina alle 8 di sera in laboratorio”.

Mariano Anniciello responsabile Arci Mediterraneo ha anche spiegato la motivazione che lo ha spinto a dare un premio a a Virginia Costa responsabile del Servizio Accoglienza Italiano e Anna Fasano presidente di Banca Etica:

Che sia in un laboratorio o in una terra straniera, l’impegno quotidiano di chi lavora ogni giorno nei territori difficili, in silenzio lontano dai riflettori vuol dire che ci sono persone che sanno di non potersi voltare dall’altra parte. Non possiamo fare finta di niente. Si fa sempre un lavoro di squadra. Enti Locali e Terzo settore svolgono insieme un lavoro imprescindibile. Questo lavoro non è solo un impegno a fare buona accoglienza, ci auguriamo che chi viene a cercare protezione qui in Italia ne diventi cittadino. Banca Etica è tra le realtà più impegnate per la coesione sociale, attiva dall’Africa alla Palestina con reti di finanza sociale per radicare un economia umana nei paesi del Mediterraneo, da sempre un luogo di scambio e incontro dei popoli. La nostra visione va oltre l’interesse del singolo arrivando davvero a tutti”.


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