Boom di contagi e docenti in quarantena: in Campania si valuta la Dad


Con l’avanzare della variante Omicron, in Campania si valuta l’ipotesi di sospendere le lezioni in presenza nelle scuole. Ad annunciarlo è l’assessora Lucia Fortini che, nel corso di un’intervista rilasciata ieri a Il Mattino, ha spiegato che la Regione comincia a valutare l’ipotesi della Dad.

Alla domanda se si possa sospendere la didattica in presenza, Fortini ha risposto: “Non possiamo escluderlo. Da domani inizieremo un confronto quotidiano con l’Unità di crisi della Campania per analizzare vari dati: la curva dei contagi su scala regionale, cioè per tutte le fasce d’età, poi quella relativa agli studenti, del personale scolastico e infine per provincia.

Se alcune provincie saranno in relativa sicurezza, potremmo immaginare provvedimenti mirati sul territorio, perché è evidente a tutti che l’aumento c’è ed è consistente”. La Dad, come sottolinea Lucia Fortini, potrebbe essere utile anche a fronteggiare la mancanza di personale nelle scuole, un effetto immediato dell’impennata di contagi.

Il problema principale è la mancanza di personale, sia di docenti che di bidelli, perché positivi o in quarantena. Se manca il personale la scuola va inevitabilmente in tilt, anche perché sostituzioni e supplenze sono quasi impossibili in questo periodo, le scuole resterebbero sguarnite. Penso all’importante ruolo che hanno i bidelli, nel garantire la sanificazione, igiene e anche il controllo agli ingressi. Senza loro, come si può aprire una scuola in sicurezza?“.

Per di più, i casi di Covid stanno crescendo anche tra i ragazzi. Secondo l’aggiornamento del 28 dicembre, nella fascia prescolare sono circa 2.000 i positivi, ma dai 6 ai 10 anni, cioè tra gli alunni della scuola primaria, si contano 3.927 positivi, un numero record.

Nella fascia 10-13 anni si registrano 2.186 casi, mentre i positivi al Covid risalgono nella fascia 14-19 delle scuole superiori, con 3.901. “Dalle informazioni avute, in questi cinque giorni la curva dei contagi in queste fasce dovrebbe essere aumentata di molto“, spiega ancora Fortini.

Diciamo la verità, è demagogico definirle scuole aperte perché la maggior parte delle scuole già prima della pausa per le festività erano chiuse, nel senso che molte classi erano già in Dad. Il governo intervenga”, conclude l’assessora.

Nel frattempo, il governatore della Campania De Luca propone di rimandare il ritorno a scuola dopo le festività natalizie. “Prendere 20/30 giorni di respiro, consentirebbe di raffreddare il picco di contagio – che avrà a gennaio probabilmente un’altra spinta – e di sviluppare, in questi giorni, la più vasta campagna di vaccinazione possibile per la popolazione studentesca“, spiega De Luca.


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