Rientro a scuola, le Regioni propongono la regola dell’1-2-3: come funziona
Gen 05, 2022 - Veronica Ronza
Le Regioni hanno presentato al Governo una bozza relativa alle regole per il rientro a scuola che fa leva sulla cosiddetta regola dell’1-2-3: un sistema che prevede una differenziazione nella misura della quarantena a seconda della copertura vaccinale. Al momento si tratta di una strategia proposta dai Governatori che dovrà essere valutata dal Comitato Tecnico Scientifico e ufficializzata dall’esecutivo.
Rientro a scuola, verso la regola dell’1-2-3
Il Governo sembra intenzionato a rivedere i protocolli scolastici, apportando alcune modifiche all’impianto attuale soprattutto relativamente alle quarantene e alla didattica a distanza. L’obiettivo è quello di tenere le scuole aperte, nonostante l’avvento della quarta ondata, ma resta ancora sul tavolo l’ipotesi avanzata da alcune Regioni, in particolare dalla Campania, di tardare il ritorno tra i banchi di scuola di almeno 2 o 3 settimane.
L’idea dei Governatori è quello di mettere a punto un sistema differenziato in base all’età degli alunni, e dunque alla possibilità di sottoporsi al vaccino, che prende il nome di regola dell’1-2-3: basta un solo contagio per far scattare la quarantena alle scuole materne, due per le elementari e prime medie, tre per le classi frequentate da alunni dai 12 anni in su.
Per la fascia degli over 12, infatti, la campagna vaccinale è già pienamente avviata, seguita da quella, introdotta di recente, dedicata alla popolazione compresa tra i 5 e gli 11 anni di età. Per tali fasce, nel caso di un solo positivo si attiverebbe l’auto-sorveglianza, senza necessariamente sottoporsi al testing, con la raccomandazione di astenersi dalla frequentazione di luoghi diversi dalla scuola.
La proposta sarà vagliata dal Cts ma al momento, stando a quanto rende noto l’Ansa, sembrerebbe trovare l’accordo anche del Governo. Ben presto, dunque, potrebbero essere ufficializzate le nuove procedure dedicate al mondo scolastico.