Risarcimento danno da vaccino Covid: come chiederlo e chi può ottenerlo


Il Governo ha stanziato 150 milioni di euro per gli indennizzi a coloro che hanno subito danni dalla vaccinazione contro il Covid. Si tratta di 50 milioni per quest’anno e 100 per il prossimo, fondi che vanno ad integrare i risarcimenti comunque già previsti per legge.

L’Esecutivo si è adeguato al dettato della Corte Costituzionale, che ha esteso il diritto al risarcimento non solo per i vaccini obbligatori, ma anche per quelli raccomandati. Il nuovo decreto Sostegni stabilisce infatti che l’indennizzo spetta “a coloro che abbiano riportato lesioni o infermità, dalle quali sia derivata una menomazione permanente della integrità psico-fisica, a causa della vaccinazione anti Sars-CoV2 raccomandata dall’autorità sanitaria italiana”.

Risarcimento danno da vaccino Covid: come chiederlo

Il rimborso può essere chiesto, allora, da chi abbia riportato danni permanenti, escludendo i sintomi che abbiamo imparato a conoscere: febbre, dolore al braccio, e così via. Per ottenere il ristoro, spiega il portale Diritto.it, la domanda va presentata entro 3 anni dalla manifestazione della malattia (non dalla data di somministrazione del vaccino) da parte del danneggiato o dei suoi eredi. Bisogna raccogliere ed allegare i documenti che provano l’avvenuta vaccinazione e la patologia successivamente sopravvenuta; la Commissione medica ospedaliera accerterà se vi sia un nesso di causalità tra somministrazione della dose e malattia. In caso di ammissione dell’indennizzo la somma verrà corrisposta dalle Regioni; contro il respingimento della richiesta è ammesso ricorso al Ministero della Salute entro 30 giorni. In caso di nuovo rigetto è possibile rivolgersi al giudice.


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