Covid, primario del Monaldi: “Ancora tanti morti per almeno 2 settimane”


Gli ospedali di Napoli sono ormai sempre più pieni a causa della quarta ondata, e gli assembramenti delle vacanze di Natale si fanno sentire ancora oggi. Questo è quanto afferma il dott. Antonio Corcione, direttore della terapia intensiva del Monaldi, che in un’intervista a Il Corriere del Mezzogiorno spiega la situazione attuale provocata dal Covid.

In quarant’anni di lavoro mai viste polmoniti così massive, quadri clinici incredibili, con i polmoni che perdono elasticità“, afferma Corcione. “Per il 90% si tratta di non vaccinati, per la restante parte di ammalati con comorbidità che avrebbero problemi anche con una semplice influenza“.

Antonio Corcione ha vissuto la pericolosità del coronavirus sulla propria pelle, essendosi infettato già durante la prima ondata. Allora sviluppò una polmonite, tanto che gli fu necessario il ricovero. Adesso Corcione è di nuovo positivo, ma in isolamento domiciliare. “Stavolta, fortunatamente, e grazie ai vaccini, è poco più di un raffreddore”, spiega il direttore della terapia intensiva del Monaldi a proposito dei sintomi del Covid.

Un altro fattore di rischio, sottolinea Corcione, è rappresentato dall’età. “Il Natale è stato fatale per molti anziani, anche ottantenni e novantenni, e stranamente senza vaccinazione. Qualcuno pure genitore di colleghi medici. Purtroppo, per i prossimi 15 giorni almeno, saremo costretti a registrare ancora molti decessi. Poi, nella speranza che calino i contagi, potremo tirare un sospiro di sollievo”.


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