Giletti: “Tifo per il Napoli, mia seconda squadra. Vorrei che vincesse lo scudetto”


Massimo Giletti, conduttore televisivo e noto tifoso della Juventus, ha concesso una lunga intervista ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli dove ha toccato diversi temi. Per quanto riguarda i partenopei, ha parlato della questione del trasferimento di Insigne nell’ambito di un discorso generale sulle cifre folli spese nel calcio per acquistare e stipendiare i calciatori.

Giletti su Insigne

“Faccio un esempio molto banale. Shevchenko ha preso 7 milioni e mezzo per stare neanche un mese. Questo vuol dire che il calcio perde la testa per cui io difenderò sempre De Laurentiis perché è una persona attenta che ha delle entrate di un certo tipo e ha portato il Napoli, negli ultimi anni, a essere sempre una delle protagoniste del campionato ed in ambito internazionale. chiaramente, come tifoso, vorrei sempre la follia però, poi, chi la paga? Io non sono felice pagare 7-8 milioni netti per gente come Rabiot e Ramsey. Dybala è un problema molto grave perché ha chiesto 10 milioni netti più un bonus di 2,5 milioni per cinque anni pur facendo, forse, 25-30 partite l’anno. Io spero che l’arrivo di Vlahovic lo metta spalle al muro e accetti prezzi molto più bassi. Insigne ha lasciato Napoli per prendere delle cifre monstre. Io non faccio questioni morali. Ognuno è libero di fare le sue scelte ma non venitemi a fare più il cuoricino“.

Napoli seconda squadra del cuore

Giletti ha inoltre affermato di tifare per il Napoli, come seconda squadra: Io ho sempre detto che il Napoli è la mia seconda squadra perché io, fin dai tempi di Maradona, mi ero innamorato di quell’essere contro il potere. anche io sono un po’ anarchico, ribelle e visionario. Il pensiero di Napoli e di Maradona interpretava la voglia di rivincita di una città e di un modo di essere. Tifavo anche contro me stesso perché mi piaceva l’idea di una squadra che interpretava il pensiero di una città che era bistrattata e vista in un certo modo e che io amo profondamente. Se vincesse il Napoli sarei l’uomo più felice del mondo perché lo merita ed è una società, come l’Atalanta, che tiene i conti in regola e rappresentano qualcosa di più di una città. Quindi, è bello che, dopo anni, facesse questo colpo”.


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