Matteo Bassetti: “Basta regole insensate, la gente è stufa. Stop Green Pass e buttiamo la mascherina all’aperto”


Il governo è a lavoro per nuove regole su green pass, mascherine e quarantena. A dire la sua, spingendo verso un’abolizione, è Matteo Bassetti. Il Direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino  di Genova è infatti ormai convinto che si debba convivere con il covid che ormai è diventato endemico.

PER BASSETTI LE REGOLE DEVONO FINIRE

Questo vuol dire, come spiegato in un articolo pubblicato su Lancet, che per il virologo le restrizioni devono finire.

Con 125 milioni di persone contagiate ogni giorno nel mondo da Omicron tra novembre e la fine di marzo il 50% della popolazione mondiale sarà infettata e quindi sarà protetta. Noi in Italia alla fine di marzo avremo oltre 95% della popolazione generale protetta tra vaccinati e guariti. In questo contesto le conclusioni dell’autore sono che le misure straordinarie messe in campo dai governi per contenere la pandemia dovranno finire. Il Covid rimarrà tra noi ma la pandemia è arrivata alla fine“.

Su questo Bassetti ha rilasciato oggi un’intervista a Libero dove ha spiegato come sia per lui necessario lo stop a mascherine e Green Pass:

La gente è stufa: non si può andare avanti così. Invito la politica a fare attenzione: un cittadino stufo, quando hai a che fare con una malattia infettiva, è il pericolo maggiore in cui puoi imbatterti, perché non segue più alcuna regola. Hanno e abbiamo rispettato tutte le regole, ma nonostante questo resistono restrizioni insensate. Il Green Pass con il 95-96% di popolazione coperta dall’infezione grave va tolto. La mascherina all’aperto non se ne può più, buttiamola! La Francia la abolisce martedì. Nel Regno Unito l’hanno vista appena. L’hanno abbandonata anche in gran parte della Spagna. Non vedo perché l’Italia debba proseguire. Se nelle prossime 2-3 settimane i dati del contagio e dei ricoveri continueranno a scendere sarà il momento di abbandonare le limitazioni, almeno quelle più cervellotiche“.

Sulla corsa ai tamponi:

Quanto alla scuola e agli studenti, bisogna smettere di fare il tampone a chi non sta male: è questo il vizio di forma, perché dal momento che scopri che uno è positivo non è che lo puoi mandare a scuola. Ma se la finiamo di controllare chi sta bene… Dobbiamo capire che i tamponi vanno fatti solo a chi ha sintomi e a chi deve uscire dalla quarantena. Siamo arrivati all’isteria. Non stiamo facendo i tamponi per effettuare il tracciamento, che comunque è impossibile a questo ritmo. Li stiamo facendo a uso esclusivamente individuale: ho dati che dimostrano che c’è chi ne fa due nello stesso giorno, mattina e pomeriggio“.


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